L’altrui opinione, il valore

Vale solo…

Allora. Voglio cercare di spiegarmi. Mi è stato detto che sono poco chiaro ogni tanto e allora voglio essere chiaro. Questa volta, si intende.

Uno fa qualcosa. Qualsiasi cosa. Può essere una torta, può essere comporre un brano, può essere dipingere un quadro, può essere un qualsiasi cosa di artistico o meno…

Insomma. Per fare questa cosa è necessario un certo livello di abilità. 

Ci saranno di sicuro persone meno brave e più brave a fare quella specifica cosa.

Però colui che l’ha fatta sembra soddisfatto del suo risultato.

Arriva A: gli dice “bravo!”

Arriva B: gli dice “bravo!”. B è più bravo di A a fare la cosa. Ha una competenza maggiore. 
Il “bravo!” di B vale di più del bravo di A?

Mettiamo che A non abbia alcuna competenza nel fare questa cosa. Sia ignorante completo. Il suo “bravo!” ha valore (a prescindere da ciò che dice B)?
Se poi in realtà l’esecutore è un pirla, ha fatto una schifezza che però agli occhi profani di A è comunque degna di nota, vale ancora il giudizio di A? Oppure l’incompetenza di A è tale e tanta da rendere nullo il suo giudizio?

Pensiamo ai dipinti. Voglio dire, quasi nessuno direbbe che la Cappella Sistina è brutta. Anzi, arrotondiamo a “nessuno” mai si azzarda a dire che la Cappella Sistina è brutta, né tantomeno che abbia richiesto un grande impegno e che il suo valore sia davvero inestimabile.

A vedere un Klimt, aumentano a dismisura le persone che non sanno dare una opinione seria al quadro e si limitano a dire “che cagata” o un ancora più inascoltabile “lo avrei fatto anche io”. Però il quadro è sempre di valore artistico incredibile, e chi di dovere sa dire che è bello. B sa dire che il lavoro è fatto bene, A nella sua ignoranza non lo capirà mai.

Il delta di apprezzamento aumenta all’aumentare della complessità dell’opera? Ci si può affidare solo a chi di dovere nella valutazione di un’opera complessa?

Ma se succede il contrario? Se ad A piace una cosa complessa e a B no?

La musica, al primo bambacchiotto può piacere moltissimo una canzone progressive, complicatissima, senza capirne nulla di musica. Ma magari ad un musicista non piace, non la trova apprezzabile.

A chi affidarsi? A chi dare valore?

C’è oggettivamente una scala di valori delle critiche? Gli strumenti di valutazione sono indispensabili o anche al profano viene data la possibilità di criticare?

3 thoughts on “L’altrui opinione, il valore

  1. ArAgost ha detto:

    Questo ci riporta ad una massima medievale:
    “Opinions are like assholes: everybody has its own.”

  2. darionescu ha detto:

    Il parere del pubblico ti serve per capire se la cosa piacerà al pubblico; il parere del pro ti serve a capire a che livello di professionalità sei arrivato. Se una persona qualunque vede una tua foto venuta male o dei tuoi inizi potrebbe fare anche schifo a qualche esperto in fotografia ma piacere a quella persona qualunque; a quel punto le tue foto verranno tutte considerate belle o brutte dalla persona qualunque a seconda dei suoi gusti; il pro invece ti dirà che fa schifo quella foto. Però c’è differenza tra “giudizio professionale” (parere che si avvicina all’oggettività) e “giudizio mondano” (parere che ogni persona dà diverso a seconda della sua idea di bellezza”

  3. Dag ha detto:

    Non è bello ciò che bello, ma che bello che bello che bello.

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