Detesto venire a sapere che qualche attore di un qualcosa che ho appena visto è nato\a nel mio stesso anno o è di poco più giovane.
E non vi dico com’è vedere Harry Potter!
Detesto venire a sapere che qualche attore di un qualcosa che ho appena visto è nato\a nel mio stesso anno o è di poco più giovane.
E non vi dico com’è vedere Harry Potter!
Abbiamo tutti ben presente com’è la situazione in qualsiasi cittadina del pianeta riguardo ai volatili: pessima.
In genere ci sono piccioni ovunque: un problema soprattutto per l’igiene, per i monumenti e per gli edifici.
Problemi secondari sono le auto, i passanti e le strade.
Licenza di uccidere?
Nella cittadina dove abito i piccioni sono pochi, in compenso sono abilitati a cacare ovunque gli pare in quanto non c’è nessuno a fermarli. Il problema maggiore però sono volatili di dimenzioni nazgûl (e dalla produzione di suoni dalla foggia quantomai similare) che avrei paura ad incontrare per strada. Sono VERAMENTE giganteschi.
Licenza di uccidere… Qualche schioppettata, del cibo avvelenato… Non mi pare una cosa così impossibile.
Sono esseri viventi, hanno il diritto di vivere?
…
Quante zanzare avete ucciso durante quest’estate?
No, seriamente, io non è che voglio sembrare scortese.
Ma…
… No, lasciamo stare.
Facciamo che la settimana appena passata (c’è un motivo per cui non ho postato) la ignoriamo, facciamo finta che non sia mai esistita.
Eh?
Ok.
Update:
Hm, qualcosa mi dice che invece non potrò ._.
Sapete? Avevo fatto uno stupendo video per capire quanto è inutile fare un videoblog.
Ma il videoblog è COSI TANTO FOTTUTAMENTE INUTILE, che non sono nemmeno riuscito ad upparlo perché con il limite di 10′ di youtube, il limite di spazio e chissà che cazzo d’altro è tutto il pomeriggio che provo a buttare su il video senza successo.
Ho le palle STRAgirate.
Questo blog.
Ora ditemi, questo blog, dov’è?
Occhio e croce, da qualche parte negli Stati Uniti. Tutti i blog di WordPress.com sono in un tot numero di server in quel degli US.
Ok.
La mia email.
Dov’è? Google. È un account di posta GMail.
In un server in una qualche parte del mondo e copiata in qualche decina di altri server in giro per il pianeta a fare da copia di sicurezza.
Benissimo.
I miei filmati.
Dove sono? Youtube… Google.
Sparsi in qualche decina di server in giro per il mondo.
Problema: la automattic, la società che gestisce WordPress.com, finisce i fondi.
Google ha uno scandalo finanziario ed è costretta a tagliare la GMail, o il suo titolo crolla in borsa al punto da dover dichiarare fallimento. E così Youtube.
La wikifoundation finisce i fondi, Yahoo non li aiuta e sono costretti a ridurre i server al punto da scomparire.
Scenari improbabilissimi, lo so.
Ma la mia posta, il mio blog, i miei video, il mio tutto, chi me lo ridà?
Perché ti manchi.
PS:
No, non fumo.
PPS:
No, non sono nemmeno gay.
…
PPPS: Veramente.
Una cosa che non vedremo di certo assegnata ai nostri figli.
Io già mi sono salvato da quell’entità malvagia chiamata il “tema” per tutte le elementari e medie.
Da noi i temi si chiamavano descrizioni, storie, racconti… Moooolto meno inquietante di “TEMA” e – almeno secondo me – MOLTO più stimolante. I tempi cambiano e così le cose che si fanno fare ai biNbi.
Però, ecco.
Una volta la ricerca era una figata.
Ti dicevano: trova tutto quello che riesci su questo argomento. Un mese di tempo se ti andava di culo.
E chiunque, dalla mamma al nonno, era TENUTO ad aiutarti a trovare roba. Via di enciclopdie, dizionari, libri, amici, parenti, riviste…
Per la ricerca per l’esame di 5° elementare io avevo addirittura tirato fuori CORTO MALTESE
dico
CORTO MALTESE
dico
CORTO “TISPACCOINDUE” MALTESE.
Non esiste più la ricerca.
È come il passaggio Windows –> Mac. In Windows cerchi, sul Mac TROVI.
E il tuo ragazzo non deve ingegnarsi, rimischiare, trovare.
Apre gugol e trova. Apre la uichipedia e ci sono già le ricerche fatte.
Copia
Apre uord, incolla. Ricerca fatta.
Sintomatico è una parola grossa?
Hm.
Viene chiesto alla mia classe di fornirmi materiale su vari elementi di Milano & co in quanto devo farci un lavoro e non posso stare PURE a raccogliere materiale.
La seconda email che mi arriva è il copia incolla della pagina della wikipedia sul duomo di milano.
Voglio dire: è probabilmente la fonte più accurata, priva di fronzoli e in inglese (e quindi non da tradurre) che possiamo effettivamente trovare. E infatti non è che ho risposto con una email del tipo “ohé, che vi siete bevuti il cervello?”
Ma è CHIARO che c’è qualcosa che non va.
Il tuo lavoro assegnato è diventato digitare una parola, copia, incolla e fine.
Il tuo bambino non ha fatto un cazzo.
Il tuo adulto non ha fatto un cazzo.
Sintomatico è una parola grossa?
Ora, senza dubbio il problema non è di certo grave come la fame nel terzo mondo. Ma qualcosa di strano C’È.
Leggasi.
C’è internet. La tanto osannata e benvenuta informazione libera.
Chiunque, anche la scimmia ammaestrata più cretina di tutto lo zoo, riesce ad ottenere ciò che vuole da internet. Specie se si tratta di un paio di tette.
Ma quando la tua informazione che sei riuscito ad ottenere dalla uichipedia è semplicemente un copia incolla, la tua rete ha fatto bene o ha fatto male?
Quando io poi incollerò il contenuto della uichipedia sul libretto che darò a dei turisti olandesi e svedesi in visita in Italia, che cosa avrò dato a loro se non quello che possono raggiungere BENISSIMO pure loro passando dallo stesso identico sito…
Cioè, che cosa gli ho dato?
Informazione?
O merda?
Quando la parte di introduzione al trekking delle Cinque Terre contiene pure informazioni sul vino del luogo, che cosa ho fornito all’utente finale passando per la Rete?
Ho passato la mia vita a dire “il computer non è nemmeno lontanamente paragonabile alla TV in quanto guardare la TV è una attività UNICAMENTE passiva, mentre il computer è l’esatto opposto”. E come tale salutare.
E ancora ora lo direi.
E non voglio dire che se ci capitate dovreste leggere tutta la pagina della uichipedia del Duomo di Milano altrimenti siete dei luridi panzoni senza cervello.
Ma se le informazioni si prendono senza nemmeno guardarle, nonostante ce ne siano a bizzeffe…. Ad una analisi stretta, cosa è se non qualcosa che sta ANCORA SOTTO alla passività alle informazioni? È una sorta di menefreghismo involontario, qualcosa di ancora non ben definito.
E internet penso abbia un ruolo più che attivo nella creazione di situazioni simili. Si estremizzano le culture, da una parte c’è una wikipedia con 10 pagine di testo sulla razza di cane Boxer, con tanto di particolari storici, dall’altra c’è MySpace.
Ora, è chiaro che le cose variano tra gli individui.
A me piace vagare per ore sulla Wikipedia, seguire link a culo solo per conoscere cose strane o nuovi termini. C’è una stupenda vignetta di XKCD (link a lato, guardate negli archivi… “The Problem with Wikipedia”, non ho tempo ora per linkarla) a riguardo.
Ma la situazione che abbiamo visto con la TV in parte, in maniera diversa, la vedo ripetersi esattamente con la gente che passa le giornate su MySpace o posti impossibili come DUEPUNTOZERO.
DUEPUNTOZERO!!
E mi si parla di “RETE” come la più grande figata di informazione libera di sempre.
E duepuntozero che informazione è? Spazzatura, ovviamente.
Ho sempre guardato con occhio di disprezzo chi vedeva il lato brutto di internet come una minaccia. Mah, sarà che c’è questa… RICERCA del peggio di ogni mezzo che ci contraddistingue da secoli.
La verità tra MySpace e Wikipedia sta, comunque, nel mezzo.
Il mio blog.
È inquietante quanto tutto cambi la notte.
Non parlo dei transessuali, ma della città. Cioé, anche i transessuali. Ma io mi riferivo alla città.
E cambia ancora di più a seconda del punto di vista, se da pedone o da guidatore.
Da pedone, passi in strade normalmente estremamente affollate e piene di vita, con vetrine ad esporre, il traffico delle auto che ti passa accanto… Che di notte si addormentano, si spengono. E ti sembra di stare in una canzone dei Green Day. Tu, da solo, che vaghi in una strada deserta.
Da guidatore la situazione si fa più WTF.
La guida in città si basa su due cose: orientamento assoluto (NSEO, e in generale una cartina della città bene in testa) e punti di riferimento.
Se con il primo si riesce ad arrivare a destinazione quasi sempre, i secondi tendono a variare un po’ troppo.
In particolare, avendo guidato per le prime volte di notte in questi giorni… Devi REimparare la città.
Le insegne si accendono e assumono una visibilità completamente sconosciuta di giorno.
Le vetrine chiudono e non ci sono più i negozi a farsi vedere.
Viali ad alta visiblità diventano succursali di Mordor (specie in periferia).
Una seconda faccia della città che non scopri fino ai 18… °°
I hear babies cry, I watch them grow;
They’ll learn much more than I’ll never know
Futurama… Il nostro protagonista viene ibernato accidentalmente e si scongela in un ipotetico futuro molto remoto. Capolavoro del nostro caro Matt, già autore dei Simpson.
(Questo era per chi non conoscesse un cartone cult come Futurama. Credo nessuno.)
In una puntata tra le altre cose scopre che la sua istruzione da universitario era equivalente a quella di un bambino delle elementari del futuro.
Esasperato, ma rende.
Ora, avrà questo a che fare con il fatto che alle elementari ti lamenti per 4 pagine da studiare, alle medie per 40 pagine, al liceo per 140 e all’università con due tomi da sbattere in memoria non batti ciglio?
Qualcuno che l’ha già fatto, mi spiega cosa stracazzo succede una volta che uno finisce la 5° che tutto diventa più “imparabile”? O.o
E la domanda si può traslare.
Che cazzo succede tra i 20 e i 30 anni quando cominciano a piacerti cibi come cetrioli, finocchi e verdure varie che da bambino ti saresti impiccato pur di ODORARLI?
E ancora
Tutto questo significa che per i 50 sarò inutile? °°
E non finisce qui
Sbaglio o GIÀ INDIETRO, perché i bambini finiscono di fare domande a 10 anni?
PS:
Momento autostima: mi stimo.
Perché è capace di fare qualunque cosa per venderti di più.
Che è bene se fa dei bei prodotti, che è male se i prodotti non ti servono o se i prodotti sono scadenti. O se non è morale che ti intorti per vendere.
Tipo, Grillo.
Torno sull’argomento perché capita che ci sia gente che cambia idea e la cosa colpisce veramente assai.
Il V-Day comincia ad assumere un tono quantomai…
In inglese direbbero creepy.
Direi… Preoccupante.
Il sito di Grillo (che non linko perché non si fa) comincia a presentare i segni di una brutta cosa chiamata marketing. Spero che non sia così.
Però intanto capita che sulla destra siano scomparsi i video, i link e tutto e siano “magicamente” comparsi i libri & co. di Grillo da comprare! BUFFO che questo succeda mentre il sito ha appena avuto, visti i recenti fatti, una mega impennata delle visite eh?
BUFFISSIMO!
E allora come lo si spiega il post del 13 settembre che si conclude con lettere strappalacrime “a la Studio Aperto” con tanto di persona che, presa bene dagli eventi del V-Day e spinta dalla positività, torna a pescare al lago dopo 15 anni che non lo faceva… vuole “tornare a vivere bene”.
Ma siamo fuori? Questo fino a pochi giorni fa era quasi riuscito a convincermi di essere una persona *quasi* a posto che voleva cambiare, pur nel modo più sbagliato, le sorti del paese per un futuro migliore!
Ma!
Ma!
E questo mi riporta al 2002-2003, l’epoca delle teorie complottistiche sugli eventi delle torri gemelle! Un pullulare di espertoni che proponevano la verità formato libro da qualche decina di € comodamente disponibile sul sito.
E io ci devo credere?