Il Suo problema.

Non so mai come comportarmi.
È che… vorrei entrare in confidenza, parlargli spensieratamente…
Ma non posso, o meglio, anche se so che posso non ci riesco.
Rimane sempre un senso di riverenza, di – oserei dire – sottomissione.

Vorrei potergli parlare felicemente, chiedergli aiuto o la sua opinione su qualche mia faccenda (specie di carattere personale), in quanto lo stimo sopra moltissimi per integrità, modi e, soprattutto, saggezza.

Però non posso. E mi dà molto fastidio, perché so per certo che mi sarebbe di grande aiuto, spesso e volentieri.
Ciò non toglie il fatto che non sono mancati spesso consigli e pareri da parte sua, ma… Non è la stessa cosa. Vorrei potergli parlare bene, vis a vis, di un sacco di cose. A lungo.

Ma non posso. Per mille ragioni.

E la cosa che più mi fa male, ora come ora, è non potergli dire proprio ciò che sto scrivendo ora. Né ora, né mai.

3 thoughts on “Il Suo problema.

  1. Salvatore ha detto:

    Di solito quando si prova un sentimento del genere verso qualcuno che si stima, nasce dalla paura di essere giudicati, di fare brutta figura, di sembrare inadeguati o frivoli.

    Se questa persona è saggia e integra come tu dici, non sarà certo lei a giudicarti.

    Parlare con qualcuno che si stima dei propri problemi, anche se non può farci nulla (e vale per la maggior parte delle cose che ci fanno star male) è sempre positivo. Ci si libera, si guardano le cose sotto una luce diversa.

    Cosa potrebbe succedere se gli dicessi quello che stai scrivendo ora? Direbbe che sei uno stupido perché vuoi confidarti con lui? Ti disprezzerebbe perché cerchi un consiglio? Che persona saggia sarebbe!

    Fatti coraggio, Marco. Hai più volte dimostrato di averne tanto :).

  2. Amidee ha detto:

    Non è questione di coraggio, di certo.

    E nemmeno della sua opinione verso di me.
    Direi quasi una questione gerarchica.
    Il servo si può confidare con il padrone?

  3. Salvatore ha detto:

    Se il padrone è saggio, ascolterà volentieri le confidenze del servo.
    Oltre questo, dati i presupposti di saggezza, a quella persona sicuramente non farà piacere che qualcuno si senta da lui (o lei) “sottomesso”.
    Quindi è una situazione dove entrambe le parti hanno beneficio nella risoluzione :).

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