Devo ringraziare qualcuno che non conosco.
C’è una persona, un maestro di Hollywood. Un qualcuno che è riuscito a fare l’impossibile.
Ormai 15 anni fa una persona, un talent scout del mondo cinematografò ha trovato lui. Vin.
E che l’ha supportato, che è riuscito mediante provini, mediante parti, a farlo sfondare nel mondo della pellicola.
È un’impresa impossibile. Vedo molto più facile convertire metallo in oro, tofu in cibo commestibile, corde in cammelli che far entrare Vin Diesel in un campo a lui ostile come quello della recitazione.
Perché Vin Diesel è l’unica persona che riesce ad essere meno espressiva della sedia su cui siede. Vin Diesel non si muove, non gesticola, lui funziona, non vive; perfino la sua comunicazione involontaria è pesantemente menomata dal suo corpo da culturista che gli impedisce movimenti delle articolazioni superiori ai 10°.
Eppure… “recita”. Viene pagato milioni di $ per… recitare.
E io ringrazio chi è riuscito in quest’impresa di far ottenere parti a Vin Diesel. Perché i suoi film sono così divertenti che è una gioia vederli. È una gioia cercare di contare le espressioni facciali che quest’uomo riesce a produrre durante un’ora e mezza di film e rimanere sorpresi quando il conteggio rimane fermo a zero.
In realtà Vin ha studiato per recitare, e ora sa fare UNA cosa, ma benissimo: SPARARSI LE POSE.
È riuscito il mega colpo da milioni di dollari? Si spara la posa.
È stato tradito? Si spara la posa.
Deve fare il mega bluff con i cattivi? Si spara la posa.
Sta in auto? Si spara la posa.
C’è un funerale? Si spara la posa con dietro UNA TRIVELLA PETROLIFERA.
È morto il suo amore della vita? Si spara la posa accanto alla lapide.
Grazie Vin.
Spero che tu faccia tanti film, quanti il tuo corpo potrà fare.
Li vedrò tutti, per te.
Solo per te.