Il sale

Dice il DDS:

“Alla fine in ogni storia che non sia comica muore sempre qualcuno. Altrimenti non è una storia.”

Non è giusto. Non è giusto, non è giusto non è giusto.

Sono insultato da questa cosa. E sono insultato dal fatto che è vera.

Sono insultato anche dal fatto che devo scrivere una storia e non potrò sfuggire a questa cosa.

Quanto tempo ho perso?

In tutta un’epopea di persone che girano, di contatti e mica contatti, alla fine arriva la giusta persona.

La Giusta persona. Con la G.

Idealizzata o meno, è la Giusta.

È come avere fatto qualcosa di sbagliato fino ad adesso. Per anni.
E ora che trovi la retta via l’unica cosa che viene in mente non è “finalmente”.

È…

… Ma io, fin’ora, che cazzo ho fatto? Quanto tempo ho buttato via, credendo fosse l’unica via, l’unica cosa che mi meritavo?

Ora che ho visto, non posso più tornare indietro. Ma penso a ciò che è stato l’indietro e da lì comprendo come non ci si debba proprio fermare mai, mai mai mai e poi mai. Ti freghi da solo.

Quanto tempo che perdi.

Milan l’è un gran milan

C’è qualcosa di magico in questa città.

Credo che sia la varietà di possibilità che ti offre.
Credo che siano i negozi di lusso di giorno, e i locali d’alto bordo di notte, affiancati ad una vita terra terra per i comuni mortali. Dove tutti possono comodamente passare da una all’altra senza grossi problemi.

È una città adatta a tutti.

La mattina sei da Armani.
La sera sei ad un concerto in un localino minimo a sentire musica alternativa.

… Perché la gente la considera male, perché la gente vuol scappare?

I’m Muzzy

Mi son tolto l’orologio un paio di mesi fa.

Per la prima volta in anni, ho cominciato a non averne più uno al polso.
L’ora la posso vedere sempre sul cellulare…

Ma mi son tolto l’orologio.

… Fa male. È un oggetto che fa male. È come la violenza psicologica del telefono che squilla, formato silenzioso ma doloroso uguale.
Di tentazioni l’uomo ne ha già tante, quella di veder l’ora ce la si può risparmiare.

Arrivo molto più in orario di prima. E ho una concezione del tempo migliore.

Togliti l’orologio, mondo.

Appunti radiocomandati

Questa è molto bella.

La nostra professoressa di Microeconomia per spiegare utilizza la lavagna luminosa nel modo giusto, ossia come… Lavagna luminosa.
Rotolo di lucido su cui scrive al posto di usare la lavagna. Estremamente efficace.

Problema: lei scrive _tutto_ quello che dice.

Risultato?
Bhe, il risultato è che tutti seguono bene sulla lavagna ciò che dice e i concetti chiave sono ben fissati.

Effetto collaterale  esilarante?

Ci sono 180 cretini che hanno gli appunti intercambiabili…

Giustizia divina

Leggo la notizia: morto su una mina il soldato che terrorizzava prigionieri iracheni con un cane.

Sto povero cristo è morto su una mina che manco se lo aspettava – per quanto fosse una persona schifosa, è morta.
La notizia, per altro in prima pagina, viene presentata così.

Ora, a chi non viene in mente “se lo meritava”\”ben gli sta”\”giustizia divina”?

Ma anche no?
Ma perché allora mi viene piazzata proprio in modo tale da farmi pensare ciò? Normalmente chissene se uno esplode su una mina.
Invece no, il soldato che ha fatto il cattivo che esplode sulla mina viene messo in prima pagina.

Mi ripeto: ma anche no?

Altro Tradimento

Avevo accennato alla questione del tradimento poco fa. Un tradimento di tipo strano, il nostro, però una sottospecie di tradimento. Un altro tradimento, come dire.

E mi sono lasciato con un interrogativo, su come si faccia a fare un uso spregiudicato di questo strumento.
Non pensavo che la risposta sarebbe arrivata così in fretta e così limpida, per cui questo addendum ha valore doppio – sia dal punto di vista dei contenuti sia dal punto di vista dei tempi e delle coincidenze.

Hai bisogno di una sola cosa.

Scuse. Tante scuse.
Scuse vere, scuse non vere, scuse in cui credi o scuse a cui non credi nemmeno lontanamente ma che puoi\vuoi rinfacciare, realmente o ipoteticamente, all’altro.

Sembra banale, ma in realtà non lo è così tanto.

Di certo non lo è per chi non ne è abituato.

Un grazie di cuore

Un grazie di cuore oggi va da parte mia a tutte le persone che hanno lavorato al film di Watchmen.

Commosso, davvero commosso. È come mangiare della cioccolata dopo mesi di dieta a broccoli crudi.
Lo schifo cinematografò (cit.) a cui personalmente mi stavo abituando degli ultimi tempi mi aveva reso in uno stato di apatia totale, uno zero assoluto di aspettative verso ciò che avrei visto nelle sale.

Andare al cinema era una pena, solo per vedere quanto brutto sarebbe stato ciò che mi propinano.

Vedere i film tratti da fumetti o videogiochi significa assistere a stupri veri e propri, cagate colossali senza capo né coda.
Mi aspettavo la merda.

Invece no, finalmente un film che ne valeva la pena. Un BEL film, estremamente fedele, di una perfezione che ho ritenuto commovente.

Voglio ringraziarli, perché dopo certe esperienze ritrovare la retta via significa godersi la pace.

Posso tornare al cinema.

Schifo.

E a me insegnano che è giusto.

“Un po’ come Intimissimi: ho un amico che sta facendo revisione contabile, ogni tanto lo mandano a fare inventario.
SCATOLA DA 12 REGGISENI: 15 cent

Venduti a 19.90 l’uno”

Cazzocazzocazzocazzocazzocazzocazzo.