No, no e no. Non ci siamo per una fava.
Il problema NON è la famiglia Mulino Bianco. No, la famiglia Mulino bianco è un ideale a cui aspirare, un eden relazionale in cui moglie marito e figli si svegliano con il sorriso, c’è una stupenda colazione da fare in famiglia tutti assieme, la vita magari è una merda ma noi comunque la affrontiamo con grande voglia, DAI!
Se tutti provassimo a fare la famiglia Mulino Bianco forse CI RIUSCIREMMO, se ci svegliassimo senza mandare a cagare in diretta le prime dieci persone che cercano di parlarci, se ci trovassimo con tutta la famiglia, se insomma facessimo di tutto per arrivare a tale stupenda perfezione probabilmente ci arriveremmo molto vicini o comunque potremmo farlo.
La famiglia Mulino Bianco non fa male allo spettatore. O almeno, non lo fa nella misura in cui lo spettatore usa del suo per trarne ispirazione di vita. Se si limita a prenderla per il culo allora certo non arriverà mai a tale ideale.
La funzione sociale della famiglia Mulino Bianco è pesantemente sottovalutata, dovrebbe venire ESALTATA.
GRAZIE al sig. Mulino Bianco che ci fa capire come dovremmo almeno CERCARE di vivere! Perché SI PUÒ FARE!
DOVE allora sta il problema? DOVE si creano false aspettative nel mondo dello spettacolo?
Voglio tralasciare gli argomenti più facili – reality, calciatori, star varie – per andare ad una parte molto più concreta secondo me.
Avevo già parlato di striscio di questo argomento ma non riesco a trovare il post per linkarlo, peccato.
Oggi faccio un interessante sviluppo di ciò che avevo scritto.
La riflessione mi è venuta guardando il film – non ridete – High School Musical 3.
Il film, checché uno ne possa pensare, è bello. Bello per quello che uno si deve aspettare da un High School Musical. Anzi, per quello che uno si può aspettare da tale genere di film, era un gran film.
Ciò non toglie che se uno esce dalla sala esaltato dalla figaggine di questi personaggi, dalla immensa bravura, dalle canzoni e dalla “”””””””””””””””trama”””””””””””””””” a volte “”””””””toccante”””””””” (più virgolette, più virgolette!), uno immancabilmente finisce per pensare: cazzo, ma questi nel film hanno sedici, diciassette anni e gli va tutto così perfetto, vivono la vita 40 volte più di me.
Vivono la vita 40 volte più di me.
Certo.
(Mild spoilers ahead!)
Ma non si vedono le prove, le ore di prove, le ore di sbattimento per fare mezza scena del musical decente.
Perché è sano che i personaggi riescano a cantare tutto perfettamente alla prima volta che fanno un pezzo.
Perché non si vedono le ore e le pezzate del personaggio principale che si deve fare due @@ così a giocare a basket per poterlo fare per la vita.
Perché non si vede quando fanno la pipì.
Perché il personaggio che fa 1000 miglia per andare dalla tipa non lo si vede a smarronarsi a guidare per 15 ore attraverso l’America intera, specie perché tale cosa avviene nel tempo di una canzone e quando arriva è pronto infighettato per cantare e ballare con la tipa.
Perché non si vedono le altre 15 ore di smarronamento per tornare – specie perché tornano giusto nel secondo perfetto e sono pronti per cantare e ballare nonostante il povero cristo del protagonista abbia guidato per 45 ore di seguito.
Perché sono tutti sempre A POSTO?
Perché non hanno MAI le palle girate?
Certo, perché non si vede MAI quando devono studiare alla notte facendosi due maroni granitici per recuperare i loro balletti e canticchi. Facile così.
Non è la FAMIGLIA Mulino Bianco il problema.
Il PERSONAGGIO Mulino Bianco è ridicolmente fuori scala, nessuno può guidare 30 ore di seguito, studiare, ballare, giocare a basket nella stessa giornata e fare tutto perfettamente! Chiaro che questi vivono la vita 40 volte meglio di te! Hanno 40 volte le ore in un giorno, a quanto pare!
Voglio i personaggi SANI. Ecco.
Almeno in un cazzo di musical.
Che era anche bello, ripeto.
Ma è deprimente.
Ecco.