Che divertenti i giornali.
Davvero, sono una produzione umana veramente degna di nota.
Ogni italiano – si spera – si scontra quotidianamente con un giornale. Diciamo ogni italiano attivo, di quelli che anche solo si prendono il giornale in metropolitana. Praticamente tutti quindi sappiamo come funzionano le ondate mediatiche: “generazioni” di notizie – bulldog, malasanità, sicurezza aerea, tram, inquinamento, borse – che fanno scalpore perché pompate e riproposte in continuazione dai giornali.
Le ondate mediatiche hanno generato secondo me un effetto secondario niente male. Dall’allarmismo che volevano generare, si sono autoallarmate.
Così che ora è sempre allarme ed emergenza.
Io ho quest’immagine nella mia mente: una grande stanza con un addetto alla sicurezza nazionale, con una di quelle grandi lampade rosse o arancioni che ruotano… Quelle che segnalano per l’appunto un allarme.
Mi immagino che ogni volta che un giornale scrive “è emergenza maltempo”, è “allarme scuole” è “emergenza immigrati” è “emergenza case” è “allarme vandalismo” questa luce comincia ad illuminarsi all’impazzata e questo addetto con un grande telefono rosso avvisa le alte cariche dello Stato gridando con voce preoccupata “Emergenza! EMERGENZA!”
Resterà sempre quest’immagine romantica nella mia mente.
Ogni volta che leggerò della nuova emergenza e del nuovo allarme. Allarme Amazzonia. Allarme piloti. Emergenza razzismo. Allarme antibiotici.
…
ALLARME ALLARMI: Troppi allarmi.
ALLARME BLOG! XD
Bella