LifeLog

Veramente l’avevo scritto ieri sera l’articolo sul LifeLog. Però è stato mangiato da WordPress, non chiedetemi come sia stato possibile. Vabbè.

Cosa è il LifeLog? Il termine l’ho inventato io anche se probabilmente esiste già qualcosa chiamato così che non c’entra niente con quello che ho creato. Il LifeLog è una sottospecie di diario. Lo definisco il diario di bordo della mia vita.

Non è un diario perché non racconto nulla di più dei fatti chiave giornata per giornata. Non passano grandi emozioni. È una semplice descrizione di ciò che è accaduto nella mia vita.

Ormai è un mese che lo tengo, che ogni sera scrivo cosa ho fatto in giornata (scrivo pure l’ora in cui chiudo il file che coincide circa con quando vado a dormire P: ). E si cominciano a vedere i risultati.

In primo luogo, il file dopo un mese comincia ad essere… Grosso! È proprio una bella mappazza di testo. Non pensavo che avrebbe raggiunto una tale entità in così poco tempo.
Per questo motivo non oso immaginare cosa diventerà nel giro di un paio d’anni.

Già sono successe un paio di cose strane con questo file. Ad esempio, mi sono accorto che tirare le somme di una giornata non è così immediato come uno può pensare. Insomma, in sole diciamo 15 ore di attività, quante cose potranno mai succedere… No?

In realtà nella maggior parte dei casi, sono davvero poche. Specie per uno studente d’estate :D Però, per esempio, il giorno in cui sono stato “aggredito e minacciato” dal tizio in auto, paradossalmente a fine giornata ne avevo parlato così tanto e con così tanta gente che mi sono dimenticato di scriverlo nel lifelog.

Me ne sono accorto per caso e da allora ho preso un paio di contromisure aggiuntive nella scrittura per evitare di perdermi pezzi in giro (scansione oraria degli avvenimenti e triplo ricontrollo). 

Il perché di tutto ciò? Bhe, non ho voglia di tenere un diario. Questo è molto più facile da tenere di un diario e del blog, bastano 2 minuti a fine giornata per tirare giù tutto il necessario. E se non sono connesso basta un foglio di carta od un po’ di memoria per tenere traccia di tutti gli avvenimenti.

Ma il vero motivo è che voglio limitare il più possibile che da ora in poi i ricordi di sovrappongano. Ho fatto un viaggio in India stupendo, ma la stanchezza che si è generata in quel viaggio ha fatto sì che l’ordine cronologico delle cose che abbiamo visto sia andato sfumando e nessuno di noi in famiglia ha un ricordo chiaro e preciso di cosa siamo andati a vedere e in che giorni. Ridicolo.

Il lifelog, assieme ad una dotazione di fotografie adatta sarebbe più che sufficiente per ricostruire un viaggio simile. E il lifelog da solo sarebbe (e so di certo che sarà) strumento sufficiente per ricostruire avvenimenti passati di minore entità.

Inoltre è utile per capire cosa è successo nella propria vita giorno per giorno. Se ci si accorge per troppi giorni di seguito che non è successo nulla di nulla, magari è il caso di rivedere la propria vita P:

È… un grande promemoria. E in questo momento consiglierei a chiunque di farne uno suo, cosa che non consiglio per un blog o per un sito personale. È molto più semplice da tenere e dà impatto visivo in poco tempo. Serio, è utile.

One thought on “LifeLog

  1. darionescu ha detto:

    Io lo troverei angosciante… Perché le cose negative non andrebbero nel subconscio come dice Freud, visto che potrei rileggerne quando voglio :| Certo sarebbe utile a un mio futuro eventuale psicoanalista. :D

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