Sforzo disumano

La mano sinistra è ferma sul manico del basso. Immobile.

Piano piano un dito si muove. Medio… va a premere la 4° corda. Poi lento, lentissimo si muove anche il mignolo. Va a premere anche lui la 4° corda, due tasti dopo.
Lentamente, con grandissimo sforzo mentale provo a spostare l’indice… lo spost… ho spostato anche il mignolo. Ricominciamo.

Medio… Mignnnnnnnnnnn… gnn… La mano non è particolarmente aperta, ma non ho mai lavorato sull’apertura di queste due dita in particolare assieme. A fatica, ancora lentamente, riesco a premere quel maledetto 6° tasto con il mignolo. Di nuovo con l’indic… cazzo ho mosso di nuovo il mignolo.

Ricominciamo. Medio. Rimetto il mignolo con gran fatica e dolore tra le dita. Con estrema calma muovo l’indice, stavolta stando attentissimissimo a non muovere nient’altro. A velocità lumaca finalmente riesco a poggiare l’indice sulla 3° corda un tasto prima del medio. Suono la nota. È stoppata. Il mignolo tocca dentro.

Si ricomincia.

Medio. Ancora il mignolo. Fa male. Provo a spostare l’indice. Sposto per errore anche il mignolo. 

Ancora.

Medio. Mignolo. Le dita sono piegate e il fastidio al polso è tanto. Metto l’indice con tanta calma, ma la nota esce stoppata.

Di nuovo.

Medio. Mignolo. Con sforzo riesco a inarcare al massimo il mignolo per evitare che stoppi la corda che gli sta sotto. Provo a muovere l’indice. Muovo anche il mignolo.

Daccapo.

Medio. Mignolo. Inarcato. Che fa male. Tanto male. Muovo l’indice, premo il tasto sulla 3° corda. La nota suona *quasi* libera. Facciamo finta che vada bene… Ora… l’anulare devo muovere… deve premere la 3° corda un tasto dopo il medio. Muovo… Piano…

Fanculo. Ho staccato l’indice. Dall’inizio.

Again and again, and again and again…