È stato per me strano vedere questa bimba. Avevo visto sua madre incinta continuare a svolgere la sua vita come sempre fino a due giorni prima del parto, dimostrando per altro gran forza di volontà o uno spiccato masochismo, ormai due anni fa… E oggi l’ho vista lì, in braccio alla mamma.
Cresciuta. E bella.
La bimba va in giro per la stanza, fa i suoi giochi, è divertita, ha in mano un sacchetto pieno di biscotti IKEA che io adoro. È molto perplessa dalla presenza degli adulti.
Io però devo sentire ciò che mi viene detto qui, è fondamentale, sono sempre parole molto preziose che mi vengono snocciolate… Ma non riesco a non seguire con un occhio e con un orecchio Giada che corre in giro. È fuori luogo, estremamente fuori luogo, ma la sua presenza mi ha permesso di vedere un lato sconosciuto di un paio di persone.
Corre corre corre e grida. Farfuglia cose incomprensibili, ha due anni insomma.
“Tesfano! Tesfano!”, ma io devo sentirlo Tesfano, non devo sentire Giada! Ma va benissimo così, tanto che la mamma viene dissuasa dal calmare la bimba.
Assurdo. Un secondo fa era nella pancia della mamma… E ora mi guarda perplessa sciogliendomi con quegli occhioni. Già, ha degli occhi bellissimi. Azzurri, con il bordo dell’iride più scuro che contorna l’occhio, è una cosa che mi fa impazzire.
Oggi ho aggiunto un altro motivo alla lunga lista per cui l’azzurro è il mio colore preferito.
San essere bellissimi i bambini.
Certo, quando non scagazzano, non piangono e non rompono le palle.
Ho avuto la fortuna di fare una sorta di “zio-adottivo” per la figlia di amici, bambina simpaticissima é_è