Pubblicità

Domanda a bruciapelo:
La “pubblicità” durerà all’infinito o ad un certo punto sarà un concetto superato?
Io ad esempio le cago poco e ho svariati programmi che le cancellano all’istante dai programmi tv.

Serio, essendo che c’è un giro di soldi dietro mica male c’è seriamente da pensare se è un castello di carte destinato a crollare. Mi chiedo per quanto può modificarsi prima di terminare la sua utilità.
Un po’ come il capitalismo, insomma.

Il mio hobby

Cercare di ricordare nomi, fatti, eventi, persone, posti nei dieci minuti prima di addormentarmi.
“Come cazzo si chiamava quello?”
“Come si chiamava quella canzone… E CHE TESTO AVEVA?”
“Dov’era sto posto… In che via? Il cap?”

Momenti divertentissimi.

La cosa che più mi stupisce del calcio

Il calcio è un bello sport, è innegabile.
È proprio un bello sport da vedere, da sentire, da giocare. Da vivere.

Moltissimi altri sport sono veramente una palla dal punto di vista dello spettatore: il tennis onestamente da vedere – per quanto uno possa essere appassionato – è veramente mesto. Anche se da giocare è oggettivamente uno degli giochi\sport più impegnativi del pianeta, guardare una partita di tennis è veramente una pizza.
Il calcio è uno sport che dà molta soddisfazione al tifoso.

Certo sono stupito del volume di cose che si sono sviluppate attorno al mondo del calcio. La quantità di tifosi allo stadio, gli abbonamenti, il giro di soldi. Insomma come si confà ad ogni cosa che “tira” automaticamente si è formato tutto un universo di minchiate sul calcio.

Ma la cosa che più mi stupisce del calcio sono i posticipi.
Se i posticipi fossero fatti di una semplice analisi delle partite per dare una occhiata a come si sono svolte tutte le partite della serie A, visto che a parte pochi malati uno non può guardarsi tutte le partite di ogni squadre, la cosa sarebbe perfettamente normale e sensata.
Io NON RIESCO a vedere però queste persone vestite di tutto punto sedute in televisione a discutere, spesso molto animatamente, di tutta una miriade di cazzate su tali partite.
Io non posso proprio guardarli per più di 15 secondi senza sentirmi preso in giro. Vedo queste persone distinte che si scannano nelle loro opinioni se “era rigore o meno” se “era fallo o meno” e queste cose. Vedo questi discorsi protrarsi per un tempo francamente vergognoso.
Mi pare di vedere il discorso “Goldrake è più forte di Mazinga?” dei bambini nobilitato, cambiato di argomento (ma di stesso livello di inutilità) e portato in televisione. E fatto da persone con la barba e magari qualche capello bianco.

Il tifo ci sta e gli insulti\scambi d’opinione su queste cose ci stanno benissimo. Sono naturali e sono un passatempo come un altro. Ma vederli fatti in tv e pensare che qualcuno li guarda interessati è una delle cose che più mi fa inarcare il sopracciglio di tutto il mondo del calcio.

Immaginatevi poi quando ho dato un attimo un’occhiata alla guida tv e mi sono reso conto di quanti programmi del genere ci sono…

Rocambolesco

Una caratteristica tipica degli anni che vanno dai 15 ai… 21\22 è l’instabilità completa dei programmi.
Ciò che era certo fino ad un minuto fa ora è l’opposto di quello che si farà. Se il locale dove andare prima era a ovest ora è ad est e se prima si partiva alle 18 ora si parte alle 22 di un altro giorno.

Non credo di apprezzare questo genere di cose. O almeno, le sopporto per un tot fino a quando la cosa scende nel ridicolo.
Tipo quando" ora di ritrovo", "luogo" e "attività" cambiano più di 4 volte nel giro di 4 ore.

Rocambolesca è come definirei l’organizzazione del sabato sera appena passato. Per paragone, è come se avessi cominciato pensando di fare un viaggio al mare andando in auto per poi finire, mille cambiamenti dopo, a viaggiare nello spazio profondo a bordo di Copenaghen. Tutto completamente random.

Pianificare in sè non è difficile, il problema è quando le altre persone si impegnano a scazzare i programmi perché non hanno alcun rispetto del tuo tempo o una organizzazione sotto qualche aspetto lacunosa. Impegni presi due settimane fa vengono annullati senza preavviso, organizzazioni che coinvolgono anche un bel numero di persone falliscono nel giro di mezz’ora per cambi improvvisi d’orario.

Chissà perché in tutto ciò passo sempre per lo stronzo. Vabé. Non voglio tediare con un racconto della mia serata o delle mie organizzazioni. Solo rifletto su come alcune persone siano capaci di buttare via i piani faticosamente incastrati altrui senza alcun rispetto del tempo degli altri. Capita, capita spesso.

Altre considerazioni della giornata.
Considerazione numero uno: la supercolla è una figata. L’attak ha il mistico potere di rendere gli oggetti riparati più resistenti di quanto lo fossero in origine. Il mio portamine mezzo sfracellato ora è solido come una roccia. Mi chiedo allora: perché non fare gli oggetti direttamente di supercolla?

Considerazione numero due: suonare alle 2 del mattino è una pessima idea.

Considerazione numero tre: Essere professore non significa essere in grado di insegnare. E viceversa.

Considerazione numero quattro: Le batterie vanno RICARICATE ogni tanto, non solo usate. Altrimenti si rischiano grasse fregature.

Considerazione numero cinque: Il Sistema è più forte di te. Andare contro il sistema significa faticare immensamente per poi perdere nel 99.9% dei casi. Ma quello 0.1% dei casi si gode come dei dannati.

Considerazione numero sei: Conseguenza della n°5, non impuntarsi troppo. Quando qualcosa prende una brutta piega, è necessario fare una seria analisi della situazione e vedere se il gioco vale la candela. Meno stress e meno casini.

Considerazione numero sette: È ufficiale, io a queste elezioni non so cosa votare

Considerazione numero otto: Non ho una considerazione numero nove.

Considerazione numero dieci: Al primo che mi chiede che università voglio andare a fare risponderò con una sonora testata in mezzo alla fronte.

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PS: Ho fatto questo post da un editor esterno, ma fa proprio cagare ):°

Porte

Il parcheggio sotto al Centro Direzionale (palazzoni di uffici, uffici e uffici e nient’altro che uffici) è un comune parcheggio sotterraneo.
Correndoci avanti e indietro però mi accorgo che qualcosa di differente c’è. È pieno di porte.
Stracolmo di porte. Porte antincendio. Quasi tutte chiuse, forse qualcuna è aperta, alcune sono socchiuse, alcune sono appoggiate, alcune sono spalancate…
Non riesco a fare a meno di vagare un attimo con la mente e immaginare cosa c’è dietro quelle porte. Pensandoci razionalmente, ci saranno dietro un paio di corridoi scarni, quelli di cemento non intonacato, una rampa di scale, un ascensore e null’altro.
Ma non è detto: per esempio so che una di quelle porte cela una delle sale di una palestra.

Mi torna alla mente la scena delle backdoor di Matrix Reloaded. Questo corridoio innaturalmente bianco e luminoso pieno di porte, ognuna delle quali porta in un luogo sempre diverso e spesso… Strano.
Mi torna alla mente e provo ad immaginare cosa potrebbe esserci dietro a quelle porte gialle che vedo scorrere mentre continuo stancamente a correre nel parcheggio. Magari dietro quella c’è un ufficio segreto di qualche organizzazione governativa che lavora sugli alieni, magari se apro quella mi trovo su una candida spiaggia di un’isola tropicale.
Mi sembra di avere di nuovo 5 anni e potermi permettere questi pensieri innocentemente sciocchi… Ma devo smettere di pensare.

Non sono qui a correre per fantasticare. Non sono in questo parcheggio per guardare le porte. Non è questo il motivo.
Devo correre e basta. Punto. Alle porte penserò un’altra volta.

[PS: Ho corretto l’ora del blog.]

Correttore Orrografico

L’altra settimana mia madre mi raccontava di un piccolo aneddoto del laboratorio dove lavora. Una piccola cazzata: uno dei tecnici di tale laboratorio, a furia di venir ripreso ogni volta che sbagliava un congiuntivo da una collega (laureata) di mia madre, ferito nell’orgoglio pur di non venire più corretto è finito per pensare alla costruzione delle frasi e ora non sbaglia quasi più a coniugare i verbi delle ipotetiche.

Anche a me, talebano dell’italiano, da quando ho il correttore grammaticale che corregge ogni riga di testo scritta dall’utente in tutto il sistema operativo (grazie, Steve) ho imparato alcune cose veramente incredibili (oltre che avere ridotto a zero i già pochi refusi dei miei scritti).
Tipo, prima scrivevo tutt’ora, mentre si scrive tuttora.
Prima scrivevo quantomai, ma in realtà tale parola non esiste e si scrive “quanto mai”. E sì che ho sempre dato un occhio a queste cose proprio per evitare errori pacchiani di questo genere.

Credo che ricomincerò a rompere le palle sui congiuntivi, sai mai che sistemo la grammatica di qualcuno… (:

A lungo rimandato

Diedi un compito ad un mio caro amico qualche mese fa.
Tecnicamente mi sa che è più di un anno fa, ma non voglio stare a fare i conti.
So solo che usavo un PC quando l’ho affidato.
Ma non è importante. Nulla è importante.

Diedi questo compito, o meglio questa possibilità (che peraltro non è nulla di fondamentale) dicendo ben chiaramente che poteva essere svolto con tutta la calma di questo pianeta. E tuttora è così. Non mi importa se è passato un anno, se ne passerà un altro o verrà fatto domani, perché tanto so che prima o poi verrà fatto ed è questa l’unica cosa che importa. Mi fido di lui.

Se allora non è importante che venga svolto (il mondo non cade senza di esso) e non sono un problema le tempistiche con cui viene svolto, perché scriverne?

Per come è stato rimandato. È… Interessante.
[Ripeto ancora per l’interessato che NON cambia nulla e che NON mi importa assolutamente NULLA di quanto viene rimandato o chissà che… Voglio che sia CHIARO che non sono né arrabbiato né stizzito né alcunché per questa cosa, solo divertito e interessato P: ]

La cosa è già stata praticamente fatta. È già quasi perfettamente delineata nella mente del suo esecutore, è solo da eseguire. Non è facile da fare, è vero. Ma ci sono già i presupposti perché venga tutto fatto in relativamente poco tempo.
Eppure è ancora latente. Da un anno e più.
Viene rimandato per un solo motivo: per poterlo fare nel momento migliore. Nel momento giusto, nel momento in cui non si è stressati, si ha la mente libera e predisposta per poter svolgere la cosa.

Perché la gente non aggiorna i blog? Perché vuole trovare sempre il momento giusto per scrivere, per poi dimenticarsene.
Perché la gente finisce per abbandonare la palestra, dopo aver anche pagato un tot per l’iscrizione? Perché aspetta sempre il momento giusto per andarci, perché rimanda perché un giorno si è stanchi, un giorno si è fatto tardi dal lavoro, un giorno c’è la partita, un giorno non mi va… Meglio andare un altro giorno A FAR FATICA no?
Perché un hobby mediamente dura il tempo di diventare impegnativo? Perché si rimanda il momento in cui lo si riprende in mano e ci si dedica un po’ di tempo, perché si è troppo impegnati a fare altro, perché si è stanchi, perché… perché c’è sempre un buon motivo per rimandare qualcosa.

Io quando penso a questo benedetto compito che viene rimandato rido, perché non è nulla di fondamentale e perché so che un giorno verrà eseguito, ci scommetto la balla destra.
Ma non sempre è così, per cui bisogna SEMPRE stare attenti a rimandare qualcosa. E non perché il proverbio mi dice che non si rimanda a domani quello che puoi fare oggi, perché non è una questione di rimandare UNA volta o che ad essere rimandato è sempre un compito di qualche genere.
È che se non si sta attenti si rimandano anche le cose belle della vita, le cose che ci piacciono, le cose VERAMENTE UTILI perché c’è sempre qualcosa d’altro da fare. Purtroppo alcune di queste cose comportano fatica e dedicarci tempo significa sudare di più per farle stare nelle giornate più impegnate. Ma ne vale la pena, ne vale SEMPRE la pena.

Se mi avessero dato un centesimo per ogni ragazza sovrappeso che smette di andare in palestra e poi si lamenta di essere sovrappeso, che piuttosto di non andare a muovere le chiappe si mette a fare dannosissime diete io ora avrei il conto corrente a 20 cifre!
E se ieri non avessi staccato dagli impegni, internet, lo studio e tutto per mettermi a fare foto non avrei fatto l’ultima foto della mia galleria che mi piace anche se non è un granché di foto, perché mi sono messo a sperimentare per la prima volta seriamente con un flash esterno. Ne è valsa la pena? Sì. Avrei potuto fare altre cose? Milioni.

Se avessi rimandato ogni volta che non avevo un granché di voglia di postare su questo blog, con tutta probabilità avrei smesso di aggiornarlo.
Ne è valsa la pena?
Cazzo, sì.

Parlerò di Spina.

Spina ha i capelli ricci con i riccioli. È nerd, ma ha la ragazza. La ragazza è nerd. E ha x (con x>4) anni più di lui.
Spina viene su MSN a importunarmi dicendo di parlare di lui sul mio blog, e io siccome non so dire di no gli ho detto di sì e quindi questo è il mio post su di lui, no?

… No?

Volete sapere cosa c’è che non va? È che ho finito Harry Potter 7 e mi ha fatto cagare, oggi è finito LOST e mi ha fatto cagare. Sembra che il mondo dei creativi faccia apposta a fare dei finali a chiappa, e sto imparando a detestare questo genere di cose. So che sono solo delle storie, dei piccoli racconti di cose che manco esistono, ma una volta che si sente una storia si spera che abbia una buona narrazione e una buona conclusione, altrimenti è stata solo una perdita di tempo stare a seguire la vicenda.

Fino al 2010… tse… Altro che Friends >_>
Maledetti telefilm.

Seri problemi di memoria

Preoccupante. Seriamente preoccupante, ecco com’è la situazione.

Ho cercato di sdrammatizzare per molto tempo ma è oggettivo che i miei problemi di memoria cominciano ad essere GRAVI.
La cosa peggiore è che quando uno dimentica qualcosa ci si incazza con quel qualcuno, ma questo povero cristo non ha nessuna colpa! Non è che può scegliere di avere una buona memoria o meno, non è che può scegliere di dimenticare o no, altrimenti si ricorderebbe tutto!

Vi assicuro, la cosa non aiuta per nulla. Anzi, è estremamente frustrante, già che ti dimentichi le cose in giro avere la gente che si incazza con te per qualcosa che non volevi assolutamente. Peggiora le cose in maniera drammatica.

Ho una memoria a breve termine estremamente pericolante: chiedermi di ricordarmi un numero, una data, un evento, un compito da fare nell’immediato ha una probabilità >50% di finire clamorosamente dimenticato.
La memoria nel medio termine invece è CATASTROFICA: compiti, cose da fare, portare, eseguire, ricordare nelle 2-10 ore successive vengono periodicamente perse, obliviate come se fossi un vecchio afflitto da alzheimer.
Nel lungo e lunghissimo termine grazie a Dio me la cavo decentemente.

Una idea di cosa significhi?
Dimenticarsi i compleanni delle persone più care, del tipo dimenticarsi di fare gli auguri NONOSTANTE il cellulare avvisi prontamente ogni cosa… Date di compiti in classe (teoricamente me li segnerei sull’agenda ma se mi dimentico di segnarli lì sopra, è equivalente)… Forse la cosa più fastidiosa è quando mi danno un numero da ricordare e questo mi sta impresso nella mente per meno di 4 secondi.

No, no. La cosa più fastidiosa è sapere che posso farci veramente, veramente, veramente poco.

 

EDIT 13/09/2011:

A tre anni di distanza, la situazione comincia un attimo a sfuggire di mano. Al ventisettesimo commento di qualcuno che ha problemi di memoria ritengo che sia necessario fare un attimo di chiarimenti e di reindirizzare tutti coloro che hanno qualcosa da dire verso posti più adeguati.

In primo luogo ringrazio tutti coloro che hanno postato e contribuito alla discussione, portando le loro esperienze. Questo purtroppo non è un forum ma un blog, per giunta non più attivo da più di due anni.
Ho lasciato i commenti aperti fino a questo momento perché ritenevo potesse solo fare bene, ma ora mi rendo conto di quanto ci siano persone che hanno bisogno di ben più di uno spazio per commentare qui che devono davvero trovare la loro via.

Per tutti coloro che approdassero ancora su questo blog per informazioni, intanto voglio dare un piccolo consiglio: spesso questi problemi di memoria hanno radici completamente inaspettate. I miei avevano fondamentalmente origine in una carenza di sonno ed in una mancanza di voglia nei riguardi di ciò che mi stava attorno. Ognuno ha il suo, ma cominciate ad analizzare seriamente il vostro stile di vita per eliminare tutto ciò che può causare stress o annebbiare la mente, a partire da alcol, fumo o droghe. Non voglio fare la mammina, ma questo genere di cose sono davvero molto influenzanti sulla capacità mentale di ognuno. Non vi dico inoltre di rinunciare, ma di cominciare a ripensare le cose. Moderate seriamente l’alcol e non sbronzatevi mai, ci sono modi decisamente migliori per divertirsi; passare dalle sigarette industriali alle sigarette rollate a mano, che causano molta meno dipendenza e sono molto meno nocive; fare sempre meno uso di cannabinoidi o oppiacei, che hanno effetti estremamente negativi sulle capacità neurali.

E, per carità del Signore, fatevi otto ore di sonno al giorno. Questo è il più grande consiglio casereccio che vi posso dare. Non vi ci vuole nulla a sistemare gli orari per andare a nanna all’ora corretta per fare 8 ore, più o meno, di sonno. Anche se ne fate sette e mezza è ok. Ma non andate mai in carenza di sonno per più di due giorni di seguito, le 5 ore devono essere un evento raro, poche volte all’anno. Per me è stata questa la chiave per risolvere l’80% dei miei problemi.

Per quanto riguarda invece la noia verso il mondo, guardate la vostra vita e cercate di capire se c’è qualcosa che non va e se la state vivendo come volete davvero voi. Non posso farvi da psicologo, ma se avete anche solo la sensazione che non siete soddisfatti con ciò che vi sta attorno, parlatene con gli amici, e se gli amici non vi sono d’aiuto, andate da un bravo psicologo: possono davvero cambiare la vita.

Se nessuna di queste cose vi sarà d’aiuto, e ritenete che i problemi non sono qualcosa di “affrontabile”, nel senso che impattano davvero negativamente sulla vostra vita, allora sarà il caso di andare da un bravo dottore. Non fermatevi mai: il dottore deve capirvi, e se non vi sta capendo o se non vi pare che stia facendo un buon lavoro diteglielo subito, e se le cose non migliorano cambiate immediatamente dottore! È qualcosa che non tutti sanno, ma i dottori vanno cambiati non appena avete anche solo il sentore che non siano all’altezza del vostro problema; abbiamo migliaia e migliaia di laureati in medicina ogni anno, pensate che siano tutti bravi? Che le loro lauree valgano tutte uguali? Fidatevi: è una sbattona, ma ne varrà la pena, e il giorno che vi verrà diagnosticata una qualsiasi cosa e potrete dirigere i vostri sforzi, avrete qualcosa da combattere. Sarete più forti.

Ma partite dal punto uno, i migliori dottori potrete essere voi, se solo avrete la forza di capire voi stessi.

I commenti sono chiusi da ora in poi; il mio nickname lo leggete e se proprio vorrete contattarmi, troverete la mia email in giro per Google.

Coraggio!