Credo che una delle dannazioni del web 2.0, o comunque della “nuova informatica” siano i tag.
Categorie.
Dai una, cinque, dieci categorie al tuo post, alla tua immagine, al tuo video, al tuo commento, tra un po’ devi dare tag anche al tuo pisello.
Ora guardavo le mie foto su Flickr e mi sono detto “dai, geotagghiamo le mie foto su Flickr”. Mi danno una grande cartina del mondo (stradale e satellitare) e comincio a piazzare tutte le mie foto in giro per l’Italia (grazie a Dio metà sono fatte in casa mia), poi comincio a trovare i luoghi di vacanza… Rotterdam… Il parchetto di Amsterdam…
Ma mi sono fermato e mi chiedo…
MA PERCHÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉÉ?
Detesto i tag. Non ho voglia di perdere più tempo a etichettare i contenuti che fare i contenuti stessi. Ma neanche fosse un decimo, o un centesimo del tempo usato per farli sarebbe follia.
Anche il programma che uso per le foto usa molto le keyword. Non chiedetemi che cosa cambi tra keyword e tag, li detesto alla stessa maniera.
Ma le keyword in quel programma hanno un che di sadico: si arriva ad avere le categorie di categorie. Ho la categoria “foto di azione” e dentro ci metto tra le altre la categoria “sport” e poi ci metto dentro la categoria “sport su ghiaccio” e poi ci metto “polo su ghiaccio” e poi ci metto “femminile” e “maschile”.
E sono arrivati ad un livello tale che hai bisogno di un sistema di ricerca per trovare i tag da applicare!
È FOLLIA ALLO STATO PURO!!
Specie perché ad un livello simile le cose diventano assolutamente ingestibili: per un fotografo che magari fa qualche migliaio di fotografie in un mese, ricordarsi quali tag ha (e quindi non avere incongruenze del tipo un tag “fiore” e un tag “fiori” che si escludono a vicenda) e quanti tag ha (magari si ricorda che ha “fiore” ma non si ricorda che ha il tag “vegetali”) diventa veramente impossibile.
Ed è lo stesso casino per un casino di altri contenuti. Youtube ha un sistema di tag obbligatorio (quando metti su un video DEVI per forza mettere qualche tag) per esempio. La gente lo usa assolutamente a caso. Tag assolutamente senza senso.
Cosa ne risulta? I tag non servono assolutamente a NIENTE, però comunque rimane il fatto che quando devi mettere un video su youtube ti viene chiesto di mettere sti stramaledetti tag.
Boh, tra un po’ mi etichetterò la fava con una bella scritta “organo”. Così la gente saprà che ho un organo.
Era da un po’ che non facevo una bella raccolta delle ricerche più assurde di Google che hanno portato pazzi al mio blog. 24 giorni per la precisione.
Buona lettura P:
lune piene (non te ne basta una? O.o)
shakira muscoli (perché in una bella ragazza cercare i muscoli? °°)
non godo in vagina (heh. Buona fortuna con le alternative allora… xD)
cosa vuol dire galassia (sei preoccupato che te lo chiedano quando vai a partecipare a Genius?)
tecnica accumulo di immagini cosa vedo d (tecnica di COSA?)
biglietto della fortuna per il mio blog (questo crede di tenere un ristorante cinese, altro che blog)
inutilità sensori parcheggio (Mi sa che sei l’unico mona che ha avuto problemi con quei cosi)
due botte gliele darei (eh anche io. Con il cric)
foto commesse mediaworld (fetish particolare, il tuo…)
spam soldout limited offer (fre3 R0olexx repl1ca!)
diritto degli studenti interrogazioni in (diritto degli studenti? Ma studia e non rompere i coglioni)
ascolto musica dolce (buon per te)
combattere pigrizia (non c’ho voglia di spiegarti come si fa…)
bianca e bernie sublime (hoddio, io avrei qualche altro aggettivo)
colori vicino al celeste (ma hai bisogno di Google per una cosa simile?)
autobus termini gergali (mi immagino ceh gergo possa avere un autobus O.o)
ascolto musica dei power rangers (ROSSO GIALLO BLU! ROSA NERO E BLU! ROSSO BLU E BLU! VERDE ROSSO BLU! GIALLO ROSA BLU! VERDE NERO BLU! NERO VERDE BLU! BLU BLU BLU BLU BLU! ROSSO ROSSO BLU! BIANCO VERDE BLU! ROSSO BIANCO BLU! ROSA VERDE BLU! NERO ROSA BLU! ROSA NERO BLU! ROSA ROSA BLU! LE COMBINAZIONI RANGEEER!)
è piacevole limonare o fa schifo (credo che faccia piacere, altrimenti dubito che tutti lo farebbero)
Quando arrivano i conigli da collezione (i che?)
gli alimentari possono fare i panini (la vita è una merda, lo so)
la fotografia è un’arte figurativa? (Pensa! E io che credevo si esprimesse a scorregge.)
:) questo sorriso che vuol dire? (dai, mi stai pigliando per il culo. Dai, ammettilo.)
lui le baciava i piedi (contenta lei)
ti fanno impazzire le tipe (bhe, dipende…)
carta di identità di avril lavigne (… ?)
algoritmo carta ricaricabile (……………?)
colore rosso piu blu (che carino! il tuo primo computer!! Quanti anni hai, piccolo? 5? Ma sai già scrivere? E allora perché non sai cosa fa rosso più blu?)
settecentottanta in grammatica (complemento di inutilità)
La prima ragione che mi viene in mente per il tagging delle foto (specialmente in un programma professionale) è la possibilità di creare un repertorio.
La stragrande maggioranza delle foto di riviste, pubblicità e simili sono di repertorio.
Sto creando un sito che propone un servizio per le aziende? Cerco “stretta di mano” nel mio repertorio, e cerco una banale immagine di una stretta di mano, che fa tanto B2BWeb2.0Enterprise.
Poco male poi se la foto originariamente era presa da un concerto glam rock: l’impotante è quello che suscita, non quello che è :).
Sì certo, in ambito lavorativo tutto cambia; molte cose assumono diversi significati.
Ma in tutti gli altri ambiti è spesso e volentieri pleonastico.
In realtà l’esempio che ho portato, il geotagging, è il sistema di geotagging che è più “utile” di tutti… In realtà più che “utile” è semplicemente divertente, perché permette di vedere le foto scattate in posti vicini. Ho trovato un tot di flickriani di Segrate con questo sistema.
Ciò non toglie che passato il momento iniziale di divertimento la cosa ha quantomai perso di utilità (se mai ne ha effettivamente avuta in primo luogo) P: