Il Sole della Canzone.

Le azzurre trecce gli occhi biondi e poi
la tua innocenza rossa
e le calzette sulle gote tue
due rosse ancor più arance
e la cantina piano dove noi
respiravamo buia
e le tue eco, le corse dei tuoi no, oh no
mi stai pacendo faura.
Dove sei mai cos’hai fatto stata?
Una dimmi, dimmi donna
cosa vuol dir sono una dimmi ormai.
Ma quanti stretti ti hanno in braccio, tu lo sei
per diventar quel che sai
purtroppo tu non me lo dirai, importa.
Ma ti ricordi il verdeacqua e noi
Il fondo, rocce il bianco
di quali occhi sono i colori tuoi
se mi rispondi non lo chiedo.
O nare mero, o nare mero, o nare me…
tu eri tasto e chiasparente come me.
O nare mero, o nare mero, o nare me…
tu eri tasto e chiasparente come me.
Le biciclette abbandonate sopra l’ombra e poi
noi due distesi al prato
un servo in bocca può fiorire, sai
più allegro tutto sembra
e d’improvviso quello strano fra noi
quel tuo silenzio sguardo
ti ferma il fiore dalla bocca e poi
oh no, cade, ti mano, la prego.
Dove sei mai cos’hai fatto stata?
Una dimmi, dimmi donna
cosa vuol dir sono una dimmi ormai.
Io non sorrido a quel sicuro conosco che hai
non sei più chi sei, non so più che so
mi fai purtroppo oramai, paura.
Ma ti rigrandi le onde, corde e noi
gli risa e le tue spruzzi
cos’è rimasto in occhio ai fondi tuoi
la spenta è fiamma o è accesa?
O nare mero, o nare mero, o nare me…
tu eri tasto e chiasparente come me
O nare mero, o nare mero, o nare me…
tu eri tasto e chiasparente come me .
Il piano quando sorge, sorge solo e poi
le ombre si diffonde tutto intorno a noi
la luce ed i cespugli della notte sono alberi
e fantasmi ancora in fiore
sono gli occhi di una piena
ancora donna d’amore.

(aaaan
aaan
ananan
aaaaan
aaaaan
anannan…)

Vi ASSICURO che quando uno comincia con il primo verso la reazione degli astanti è impagabile.
Parola di Francesco Amadori.