È così che, dopo anni e anni in cui non sono riuscito manco a PENSARE di andarci, finalmente oggi parto verso ciò che è uno degli eventi più nerd d’Italia: il Lucca Comics.
Chi c’è c’è e chi c’è è nerd e chi non c’è ed è nerd rosica e chi non c’è e non è nerd mediamente non sa nemmeno dell’esistenza di tale fiera.
E chi non sa cosa vuol dire nerd, tendenzialmente se ne strafrega di questo blog.
E chi non sa nemme… Ok basta.
Il risvolto più inquietante di questa fiera è che se è partita nel ’96 che ci andavano 10 persone, ora come ora ci vanno veramente cani e porci da tutta Italia (e non solo). Con le conseguenze del caso: roba nerd come i fumetti attira roba nerd come i giochi di ruolo, che attirano roba nerd come i videogiochi, tanto che in 11 anni è diventato un paiolo di roba con sponsor di grandi marche chenemmanco fossimo in America. E mezza Lucca adibita a fiera.
Evoluzione naturale, la società di massa, la globalizzazione e la nerdizzazione globale avanzante.
Ora.
Dico io.
Ma non potevo avere hobby più machi come il freeclimbing, il windsurf, il bodybuilding….
ieri mattina sono andato a Lucca per lavoro, o meglio per andare in camera di commercio. ho dovuto parcheggiare fuori mura e poi prendere a noleggio una bici. Ed era difficoltoso girare per il centro. Ma bello. Tutta Lucca sembrava davvero un fumetto, con un sacco di ragazzi vestiti con gli abiti dei loro personaggi preferiti.