La prossima volta che qualcuno mi dice che “con i cellulari ora siamo sempre in contatto con tutto il mondo” o comunque siamo “sempre reperibili”, io gli tiro una TESTATA.
Alla Zidane.
PZZZTTT in mezzo al petto. E poi lo lascio rantolante a terra, soffocante. A meditare sui suoi peccati.
NON È VERO!
Cioé, sì, è vero.
Ma se metà della popolazione mondiale dotata di cellulare lo usa in maniera totalmente randomica, è come se fossimo in una sorta di situazione quantisticamente quantisticosa: nessuno è né più né meno connesso di prima.
Se io chiamo mia madre so quasi per certo che non sentirà il suo cellulare, perché la sua suoneria è troppo bassa.
Se qualcuno mi chiama dopo le 14:00, so quasi per certo che avrò il cellulare in vibrazione lontano da me e che probabilmente NON lo sentirò!
E allora non diciamo cazzate, se le volte che uno chiama o manda un SMS la risposta arriva dopo un tempo randomico, non sapremo mai se tale risposta arriverà in tempo utile o meno.
Non siamo più o meno collegati di prima, semplicemente abbiamo un modo in più per comunicare quando ci venisse voglia e i pianeti fossero allineati.
GNEH!