La “ricerca”

Una cosa che non vedremo di certo assegnata ai nostri figli.
Io già mi sono salvato da quell’entità malvagia chiamata il “tema” per tutte le elementari e medie.

Da noi i temi si chiamavano descrizioni, storie, racconti… Moooolto meno inquietante di “TEMA” e – almeno secondo me – MOLTO più stimolante. I tempi cambiano e così le cose che si fanno fare ai biNbi.

Però, ecco.
Una volta la ricerca era una figata.
Ti dicevano: trova tutto quello che riesci su questo argomento. Un mese di tempo se ti andava di culo.
E chiunque, dalla mamma al nonno, era TENUTO ad aiutarti a trovare roba. Via di enciclopdie, dizionari, libri, amici, parenti, riviste…

Per la ricerca per l’esame di 5° elementare io avevo addirittura tirato fuori CORTO MALTESE
dico
CORTO MALTESE
dico
CORTO “TISPACCOINDUE” MALTESE.

Non esiste più la ricerca.
È come il passaggio Windows –> Mac. In Windows cerchi, sul Mac TROVI.
E il tuo ragazzo non deve ingegnarsi, rimischiare, trovare.
Apre gugol e trova. Apre la uichipedia e ci sono già le ricerche fatte.
Copia
Apre uord, incolla. Ricerca fatta.

Sintomatico è una parola grossa?
Hm.
Viene chiesto alla mia classe di fornirmi materiale su vari elementi di Milano & co in quanto devo farci un lavoro e non posso stare PURE a raccogliere materiale.
La seconda email che mi arriva è il copia incolla della pagina della wikipedia sul duomo di milano.

Voglio dire: è probabilmente la fonte più accurata, priva di fronzoli e in inglese (e quindi non da tradurre) che possiamo effettivamente trovare. E infatti non è che ho risposto con una email del tipo “ohé, che vi siete bevuti il cervello?”

Ma è CHIARO che c’è qualcosa che non va.
Il tuo lavoro assegnato è diventato digitare una parola, copia, incolla e fine.

Il tuo bambino non ha fatto un cazzo.
Il tuo adulto non ha fatto un cazzo.

Sintomatico è una parola grossa?

Ora, senza dubbio il problema non è di certo grave come la fame nel terzo mondo. Ma qualcosa di strano C’È.
Leggasi.
C’è internet. La tanto osannata e benvenuta informazione libera.
Chiunque, anche la scimmia ammaestrata più cretina di tutto lo zoo, riesce ad ottenere ciò che vuole da internet. Specie se si tratta di un paio di tette.

Ma quando la tua informazione che sei riuscito ad ottenere dalla uichipedia è semplicemente un copia incolla, la tua rete ha fatto bene o ha fatto male?
Quando io poi incollerò il contenuto della uichipedia sul libretto che darò a dei turisti olandesi e svedesi in visita in Italia, che cosa avrò dato a loro se non quello che possono raggiungere BENISSIMO pure loro passando dallo stesso identico sito…
Cioè, che cosa gli ho dato?
Informazione?
O merda?

Quando la parte di introduzione al trekking delle Cinque Terre contiene pure informazioni sul vino del luogo, che cosa ho fornito all’utente finale passando per la Rete?

Ho passato la mia vita a dire “il computer non è nemmeno lontanamente paragonabile alla TV in quanto guardare la TV è una attività UNICAMENTE passiva, mentre il computer è l’esatto opposto”. E come tale salutare.
E ancora ora lo direi.
E non voglio dire che se ci capitate dovreste leggere tutta la pagina della uichipedia del Duomo di Milano altrimenti siete dei luridi panzoni senza cervello.

Ma se le informazioni si prendono senza nemmeno guardarle, nonostante ce ne siano a bizzeffe…. Ad una analisi stretta, cosa è se non qualcosa che sta ANCORA SOTTO alla passività alle informazioni? È una sorta di menefreghismo involontario, qualcosa di ancora non ben definito.
E internet penso abbia un ruolo più che attivo nella creazione di situazioni simili. Si estremizzano le culture, da una parte c’è una wikipedia con 10 pagine di testo sulla razza di cane Boxer, con tanto di particolari storici, dall’altra c’è MySpace.

Ora, è chiaro che le cose variano tra gli individui.
A me piace vagare per ore sulla Wikipedia, seguire link a culo solo per conoscere cose strane o nuovi termini. C’è una stupenda vignetta di XKCD (link a lato, guardate negli archivi… “The Problem with Wikipedia”, non ho tempo ora per linkarla) a riguardo.
Ma la situazione che abbiamo visto con la TV in parte, in maniera diversa, la vedo ripetersi esattamente con la gente che passa le giornate su MySpace o posti impossibili come DUEPUNTOZERO.
DUEPUNTOZERO!!
E mi si parla di “RETE” come la più grande figata di informazione libera di sempre.
E duepuntozero che informazione è? Spazzatura, ovviamente.

Ho sempre guardato con occhio di disprezzo chi vedeva il lato brutto di internet come una minaccia. Mah, sarà che c’è questa… RICERCA del peggio di ogni mezzo che ci contraddistingue da secoli.

La verità tra MySpace e Wikipedia sta, comunque, nel mezzo.

Il mio blog.

3 thoughts on “La “ricerca”

  1. Ciccio ha detto:

    Capolavoro! *Clap*

    Fagliela vedere, ai tuoi compagni fancazzisti. Tanto sarai gia impopolare. :P

  2. Amidee ha detto:

    Io sono AMICO DI TUTTI xD

  3. darionescu ha detto:

    a proposito di corto maltese…per chi non lo sapesse Corto Maltese (il suo nome somiglia a uno pseudonimo: in argot spagnolo corto vuol dire rapido, maltese indica la sua provenienza) è un marinaio ed avventuriero degli inizi del ventesimo secolo (dal 1900 agli anni venti). Il padre è un marinaio inglese di Tintagel King’s Arthur Castle in Cornovaglia, nipote di una strega dell’Isola di Man; sua madre è una gitana di Siviglia, la Niña di Gibraltar, modella del pittore Ingres.

    :D scusa Amidee non ho resistito… sono daccordo con te comunque. Anche se Internet a differenza delle enciclopedie è sempre aggiornato e non si pone come verità assoluta.

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