Il genio della lampada.

Classica domanda.

Che cosa chiederesti al genio della lampada?
Tre desideri.

Io: “Infiniti desideri” e poi divertirmi.

L’irlandese: “Una bottiglia di birra che si ririempie ogni volta che esaurisce” e, dopo averne verificato il corretto funzionamento chiedere felice come una pasqua “ne voglio altre due!!!”

Io, quando sono serio, mi accontento della Sapienza Infinita. Il frutto divino della conoscenza che ci hanno dato faceva cagare.

Il bambino chiede un culo nuovo, perché il suo è buco…

Io, come secondo desiderio, mi accontento di un Mac…

Tu, ovviamente, chiedi un livello qualitativo migliore nei miei post.

Io, come terzo desiderio, mi accontento di accontentarti…

L’orso come primo desiderio vuole che tutti gli orsi della foresta diventino femmine…
Accontentato.
Il coniglio come primo desiderio vuole un casco…
Accontentato.
L’orso come secondo desiderio vuole che tutti gli orsi del mondo diventino femmine…
Accontentato.
Il coniglio come secono desiderio vuole una moto…
Accontentato.
L’orso come terzo desiderio vuole che tutte le orse del mondo facciano la fila per andare con lui…
Accontentato.
Il coniglio si infila il casco, accende la moto e grida “voglio che questo cazzo di orso diventi gayyyyyyyyyyyyyyyyy”

(Yabbadabbadu! Son contento che sei tu!)
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Auguri, Mattia.

18 anni.

Eh, 18. Diamine.
Il mio migliore amico fa i 18 e quello che ci sta male sono io e non lui.

È che… il tempo passa così in fretta, ieri stavamo sui banchi delle medie a disegnare quadernoni interi pieni di fumetti e oggi lui diventa maggiorenne.

Dio, che brutto.

Sembro un vecchio che parla della sua gioventù.

Bleach.

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Sistema Meritocratico

Un sistema meritocratico è in genere la migliore delle soluzioni in molte situazioni.
Se non altro, dovrebbe essere sulla carta la più equa.

In genere funziona, no? No?

Hm. Mi sono accorto che ci sono 3 possibili casi che grippano un sistema simile.

a) Chi deve assegnare i premi su base meritocratica non ha raggiunto tale posizione in tale maniera.
b) Chi deve assegnare i premi non crede nel sistema meritocratico, o peggio ha ragioni personali per cercare di sovvertirlo.
c) Chi deve assegnare i premi è incompetente in svolgere tale mansione (per voglia o per attitudine, non cambia).

In Italia, e qui arriva la perla di qualunquismo, tranne in RARISSIMI casi uno dei tre scenari si verifica SEMPRE.

Questo non vuol dire che chi in realtà merita rimane sempre fregato, solo le probabilità non sono nulle. Anzi.
Però chi sa sfruttare questi “bug” del sistema può riuscire a ottenere privilegi che nemmeno il più meritevole dei meritevoli potrebbe riuscire ad avere. Il problema insomma non sta in chi sfrutta queste pecche, quanto nel solo fatto dell’esistenza.

Chiaro che è il programmatore del virus che ha fatto il danno, ma perché Windows ha lasciato la porta aperta a far danni? (parallelismo scemo)

Questo è il classico problema della successione dei beni: il sistema meritocratico va a farsi benedire se Paris Hilton si becca i milioni di $ per avere avuto il culo di nascere figlia di chi è figlia.

Ma è la raccomandazione per ottenere il posto, l’attrice che la da per ottenere la parte importante, il voto a culo del docente\professore incompetente, sono tutte queste cose che ci colpiscono nel quotidiano che fanno incazzare.

Ma esiste una alternativa?

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Introducing…

… the NEW iMac

no scherzo.

Quello che volevo proporre è una giornata da 48 ore. Non per fare il doppio delle cose, ma per fare la stessa quantità di cose con il doppio della calma.
Dice il saggio (io): “Esistono due modi di fare le cose: per bene, o non si fanno”.

Ho presente che quest’invenzione, assieme al fantomatico seiembre, porterebbe a svariati scompensi stagionali, ma sono certo che si potrà soprassedere e andare avanti a vivere come se nulla fosse.
In fondo popoli di tutto il mondo sono andati avanti con il demenziale calendario lunare per millenni, possiamo anche sopportare avere un anno da più o meno 200 giorni.

A me sembra geniale. 24 ore di giorno, 24 ore di sonno.
Più funzionale di così, si muore. Il tempo raddoppia.

Dice il saggio: “Se il tempo è denaro, prenditene un po’”.

E dice anche Freud: “Chi cita ha bisogno di fare sesso”.

E dice sempre Freud che chiunque almeno una volta nella vita ha sognato di farsi sua madre.
Che schifo. Sarà anche morta da un pezzo.

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Oh, lo dico.

Lo dico. Lo dico senza problemi, ora.MMMHHHH

Però mi devo sforzare. È un po’ una sconfitta, insomma. Mi è capitato più volte ma questa è probabilmente la peggiore negli ultimi tempi.

Sono senza alcuna idea.
Non so cosa scrivere sul blog.
Non so cosa mettere nel video che devo fare per presentare la mia classe.
Non so cosa scrivere nel “curriculum” che devo fare di un mio amico.

Sono completamente, dico completamente senza idee.

È brutto, sai di voler scrivere qualcosa ma non sai COSA.
Guardo il monitor e dico “Mbè? Ora?”

Sarà stress, sarà stanchezza.

Capita a chiunque, vero? Ma il fatto che la mia qualità dei post sia scesa si nota anche in un drastico calo delle visite che da 200 e passa è sceso a poco più di 100.

Regà, non so che dirvi, ma ho la testa in panne.

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Voglia di Distruzione

Con la D maiuscola.

Piglio spunto da una notizia di oggi, per non dire LA notizia del mese (o almeno alla pari con il battibecco firmato Casa Berlusconi).

Se si legge un dizionario sotto la voce “violenza”, si trova la definizione “ricorrere alla forza per imporre la propria volontà a danno di altrui”… Ma nei prossimi dizionari ci sarà “uscire di casa con una bomba carta, che significa una sola cosa: voler far casino e distruggere qualsiasi cosa a portata di mano”.

È umanamente concepibile questa cosa?

Quando vedo in giro i graffiti, mi chiedo sempre: “ma siamo cani, che facciamo lotta per il territorio pisciando vernice sui muri?”
Ora mi  dico: “ma WTF, ma questi altro che cani”.

Sarà che io sono stato sempre quello che detestava i petardi e in generale qualsiasi cosa di rumoroso o violento, anche se ha sempre apprezzato i video di RTV di divertenti sciagure o esilaranti disgrazie

Ma uscire di casa con esplosivi pronti per fare danni a cose, persone o animali è una cosa che sfugge veramente alla mia comprensione… Bleargh.

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Siamo ciò che ricorderemo (Dio 2° Amid, parte 3)

Ho da fare una correzione. O meglio, una aggiunta che sconvolge in maniera radicale un mio post precedente.
Tema filosofico, che due balle, ma mi interessa moltissimo.

Il post era siamo ciò che ricordiamo, in cui ho spiegato velocemente una piuttosto complessa teoria per cui fondamentalmente siamo frutto della nostra esperienza di vita. Gli aspetti del nostro carattere derivano tutti unicamente da questa cosa.

Però non è finita qui.

So che la filosofia ha affrontato questo tema milioni di volte e le stesse identiche cose sono già state dette e ridette da molte persone prima di me.
Ma quale animista (moderato, ma sempre animista rimango… sì, me ne vergogno un po’) che sono, tutto ciò è fondamentale a dare un senso alla mia misera vita terrena :D

Parto da un esempio pratico.
Un moscerino, uno di quelli che vive poco più di 24 ore.
Per lui, 24 ore sono una vita. Sufficienti per nascere, svolazzare, riprodursi e crepare.
Ad un colibrì batte il cuore 10 volte più veloce del nostro, con relativa durata di vita.

Per loro è una vita. Per noi è uno sputo, poco più di un istante.

Questa è la base per dire che la nostra vita in realtà dura un cazzo rispetto a un qualsiasi metro esterno, solo che i nostri sensi la allungano.

Tolto il senso del tempo, si può descrivere la vita di un uomo come pochi istanti.

Se allora questa nostra vita dura uno zero su una scala assoluta, è chiaro che quello che noi ora viviamo è solo un ricordo, magari pure un sogno, fatto da noi in scala assoluta.

È un po’ come arrivare alla 10° dimensione, si fa per ragionamenti senza senso successivi.

Dio è il tempo.

Ah, c’è un’altra possibilità. Che io sono immortale. Che poi è abbastanza la stessa cosa.

(Ovviamente tutto ciò perde senso se si smette di pensare alla nostra esistenza come qualcosa che deve avere un punto di riferimento esterno. Ciò lo assumo in quanto una fine dei nostri sensi equivarrebbe ad una completa mancanza di senso della nostra vita, perché verrebbe a mancare l’elemento a cui i nostri sensi… no, è troppo difficile da spiegare su un blog. Lasciate perdere. Considerate solo la prima parte del discorso.)

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Countdown

Meno cinquantasette giorni.

Ma possibile che debba per forza stare a contarli?

Meno novantasei giorni!
Ma ancora? Forse se non stessi a contarli passerebbero più in fretta.

Meno settecentottanta minuti…

Sono proprio cretino.

Mi rovino la vita, a furia di voler vedere passare il tempo in fretta?
Deficiente.

Meno tre…

…due…

…uno…

…. Buon anno 2101!

Nah, non ne vale la pena.

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