“Homer!” “No, Bart… Babbo!” “Homer!” “Bart, io sono il Babbo!” “Ba… ba… Babbeo!”
Le prime parole del figlio sono uno di quegli eventi che ogni genitore non vorrebbe perdersi per nessun motivo al mondo. Ognuno ha la sua prima parola. Senza stare a contare gli insulsi “mamma” “pappa” ecc ecc.
Io ne ho detta una piuttosto particolare… In braccio a mia mamma, sul balcone alla sera, guardo felice il cielo e esclamo sereno “Luna!”. Sono fiero che la mia gatta sia stata chiamata così xD
D’altra parte in famiglia non siamo mai stati molto normale sotto questo aspetto. Come primo pensierino scritto nella sua umile vita, mio fratello dava già i segni di essere instradato verso la via della tragedia, quadratura e ottusità: l’ingegnere.
Come scrive nel titolo del suo blog, la frase fu questa:
“Il fagiano sa contare fino ad uno”
Ed ecco che allora, se nella mia prima parola alla fine si intravedeva già il mio carattere sensibile (sì, sono sensibile e TANTO, anche se alla fine non lo do mai a vedere), nella sua prima frase si scorgeva già quella via di scrupolosità e di scientificità, riflessa nel voler eseguire una analisi qualitativa del fagiano.
E sarò folle, ma vista la meccanica analizzata prettamente Booleana del fagiano che, come i computer, funziona solo a ZERO e UNO, solo per vero e falso insomma… Fossi stato nella sua maestra Rina mi sarei potuto giocare quattrocentomila lire e la tetta destra che sarebbe diventato ingegnere informatico.
D’altra parte in ogni cosa del mondo il come ci si presenta è una cosa fondamentale che ci marchia quasi a fuoco.
Se ci si presenta al datore di lavoro al colloquio ruttandogli in faccia, come prime parole di introduzione sarebbero esattamente il massimo… no?
E invece se mi presento bene educato il primo giorno di scuola ai miei professori, faccio una bella figura e di certo non partiranno maldisposti con me.
Magari è così anche per la parte più subconscia del nostro cervello, tanto che si potrebbe fare una analisi statistica, una di quelle ricerche da 2 milioni di $ di investimento che vincono direttamente il premio ig-nobel!
“E Rat-Man, non insegnare le parolacce al bambino!”
“Va bene! Allora piccolo, cos’è che non devi dire allo zio Brakko?”
“Ulo!”
“Bravissimo!”
Le ricerche che da Google hanno portato dei pazzi al mio blog oggi sono state…
pppppppppppppppppppppppppppppppppppppppp (mah)
msn per mac feature particolari
Sesso mio prof filosofia
“fetta di torta”
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Cerca amici con MSN di 12 anni
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befana- frasi e immagini
l’uomo furbo
sfigati che limonano
mr olympia is back on italia uno
frasi carine di apertura
non approvo questo post: nessuno ha mai dimostrato scientificamente che il fagiano funzioni in codice binario.
Ne tantomeno è riuscito a farlo girare sotto windows…
la mia prima parola è stata “subconscio”….^^
la mia prima parola è stata “a lavorare dovete andare”
Non sapete stare seri un secondo P:
Uff, ma cosa vuol dire: “Senza stare a contare gli insulsi “mamma” “pappa” ecc ecc.” e allora? Cos’è, un gioco di carte in cui vince chi ha detto la parola più figa? -_-”’
Una piccola domanda: credi che la parte subconscia del tuo cervello, all’età di 1anno sia così sviluppata?
MAH! Ok, per una volta faccio la parte della rompiballe, e allora? :P
Ma perché chiunque ha detto come prime parole “mamma” & co…
Anche io ho detto come prima altre parole come mamma e babba
Era solo per sapere cosa sono state le prime parole un filo più “articolate”
Io da piccolo avevo fatto un mio linguaggio in cui utilizzavo principalmente vocali e delle consonanti soprattutto la t e la d. Ad esempio:
luna=Uà
lampadario/lampada= dan
campanile = don
qualsiasi cosa fosse rotondo (stelle, trottole) = gìa gìa (gira gira)
il mio nome (Dario) = Dando
Per questo hai scelto il cognome Costantinescu, no? Facile da riprodurre con sole vocali! xD
Non avevo mica capito!:P Poi creai un linguaggio mio, che uso tuttora, in cui creavo le parole, comodo no?;D