Emancipazione, Famiglia e Lavoro

Di fatto, l’argomento è spinoso. Purtroppo, la voglia quasi morbosa della società di oggi di cercare di mettere tutti allo stesso livello, porta a scelte che io ritengo assai discutibili dal punto di vista sociale. In fondo, citando i Simpson:

“Bambini, come si chiama mettere tutti allo stesso livello quando non lo sono?
COMUNISMO!!!

Non si può sempre cercare di appianare differenze naturali. Lo si può fare per gentaglia come negri, ebrei, italiani o messicani (cit. di classe), ma quando si parla della cosiddetta “emancipazione” si va oltre ad una differenza quantomai eccessiva.
Anche se il termine ha significato ben più generale di questo singolo caso specifico, per emancipazione ci si riferisce quasi sempre a quella femminile. Che se per certi aspetti va bene, per altri trovo che non abbia il benché minimo senso.

È inutile negarlo. La donna ha un utero e per natura è predisposta ad accudire la famiglia. Non c’è nulla di male in tutto ciò. È un compito gravoso e in genere c’è grande rispetto per questo motivo.

Ma la società d’oggi non si vuole fermare. Vuole pareggiare i conti. La donna non può più essere vista come un solo “utero vagante” ma come un essere umano che ha diritto ad avere una propria vita. Ok, fin qui le cose filano.
E filano finché non viene tirata fuori la figura della donna in carriera, uno dei migliori esempi di pessima ottimizzazione sociale.

Sarò crudo: carriera e famiglia non si possono tenere assieme. Non troverete mai, mai e mai una famiglia che fila liscia con la “madre in carriera”. Non si può fare.
E sarò ancora più crudo: certe proposte come le cosiddette “quote rosa” (ovverosia: razzismo al contrario) sono una delle peggiori cose che si possono fare in questo senso.

Se da una parte è giusto che le donne abbiano pari opportunità nel mondo del lavoro, è una cosa assolutamente e puramente naturale che questa cosa non sia compatibile per loro con l’avere una famiglia.
La divisione dei compiti è equa: l’uomo di casa lavora e si fa il culo per portare lo stipendio maggiore della famiglia, la donna di casa bada ai figli o al massimo si procura un lavoro part-time che permetta comunque di passare la maggior parte del tempo a casa.
Se non è disposta ad uscire da lavoro alle 16, se non a mezzogiorno, per accudire i figli, se non ritiene giusta la divisione dei compiti, allora non tira su famiglia.

Non ci sono fatti o discussioni che tengano.

Questo non vuol dire che l’uomo di casa deve tornare alle 22, picchiare la moglie, maltrattare i figli, per poi cazzeggiare per casa, arrabbiarsi se la cena non è pronta e ruttare liberamente con la birra in mano davanti alla partita. Divisione dei compiti anche in casa.  Non credo che ci sia molto da discutere anche qui.

Ma sono fiero di dirlo: a casa le quote rosa.
Valore alla famiglia, cazzo.

(Le ricerche strambe di Google da ora in poi vengono spostate in una seconda parte del post, a parte. Poi ditemi se è una cosa sensata o se queste ricerche devo mettermele dove dico io… xD)

Oggi cosa abbiamo di ricerche assurde che hanno portato al mio blog? Vediamo.

vedere chi ha visitato il mio sito
capodanno scopato botti
esisto fino a quando hai vita ma se mi p
vari blog di ragazza su msn
frank abbagnale foto
funesti definizione
depressione fulminante
PROBLEMI CON IL PC IMMAGINI SIMPATICHE
come spiare ricerche google
frase per fargli capire quanto lo amo
frasi per scocciatori
Testo canzone \”Fast And Furious Tokyo D
sms per tirare su
il primo giorno che ho visto il ragazzo
FRASI PER TIRARE SU DI MORALE
frasi per il dopo befana (AARRGHHHHHHH!!! NdA)
sono ragazza giapponese
tokyo drift suoneria
quando una ragazza ti vede come amico (aiaaaaaa)

Mi piace questo posizionamento… mi sa che sarà quello definitivo ^^

20 thoughts on “Emancipazione, Famiglia e Lavoro

  1. Salvatore ha detto:

    Mmmm… c’è un problema nella tua visione: nel momento in cui i figli crescono, e non hanno più bisogno di essere accuditi (magari sono già andati via da casa) l’uomo si trova con una carriera, impegni e soddisfazione, la donna si trova con il nulla assoluto, se non una casa da pulire e ripulire solo perché non ha altro da poter fare.

    Sono comunque d’accordo sul fatto che famiglia e carriera non sono compatibili. L’ideale sarebbe che la donna comunque si trovi degli “impegni”, e che l’uomo da parte sua partecipi alla gestione familiare (il fatto che non abbia l’utero significa che non può lavare i piatti?).

    Il discorso delle quote rosa al governo lo trovo però un altro paio di maniche. Essendo in democrazia, si parla della rappresentanza del popolo. Il popolo è fatto da uomini e donne, che giustamente sono diversi e hanno esigenze diverse. Perché le leggi le debbono fare solo i primi? Perché le seconde non possono essere rappresentate?

    Lo stesso discorso comunque si potrebbe replicare per quasi tutto. Perché non ci sono le quote gay? E le quote meridionali? E le quote disabili? E le quote giovani? La risposta è che purtroppo la democrazia, così come è applicata, ha dei forti limiti, visto che non porta ad una vera rappresentanza globale del popolo. Non sono comunque contrario al fatto che si cominci dalle donne.

  2. Luca Ciop ha detto:

    La storia dell’utero è come la storia della vagina: dato che di solito si entra dalla vagina, tutti dovrebbero entrare dalla vagina.
    Però a volte si entra dal culo, e direi che piace a molta gente, persino alle persone a cui la vagina non piacere.
    Bel problema. Allora la vagina è fatta per trombare? La donna è fatta per trombare?
    Se il culo piace ad etero e gay, allora il culo mette d’accordo le persone, per cui è meglio.
    La donna è fatta per trombare perché ha la vagina e il culo? E allora i maschi non dovrebbero non trombare tra di loro?
    Bel problema, qualcuno mi dice che dato che ho il pene dovrei procreare. Bah.

  3. CricetoBianco ha detto:

    -__-”’

  4. CricetoBianco ha detto:

    A volte vorrei che fossi una donna… giusto per provare. E nel mio mondo fantastico vorrei anche che il film con il sig.Arnold incinto si realizasse! Salvatore e Luca: vi appoggio, miii!!! >_

  5. Amidee ha detto:

    Forse non ho ben capito la parte di Luca… xD

  6. Luca Ciop ha detto:

    Come non hai capito! È chiarissimo!

    Cosa succede se un figlio nasce con due uteri (in famiglia)? Una famiglia con due mamme è destinata a fallire!

  7. Salvatore ha detto:

    Veramente non ho capito neanche io :P.

  8. CricetoBianco ha detto:

    Io,io ho capito!!!:D eeeeh!!!! Io ho capitoooo!!!!>_

  9. CricetoBianco ha detto:

    Uff, dannati caratteri aztechi! Allora, io ho capito, ma prima di dirlo al 100% spiegherò la mia versione al diretto interessato (Luca Mimi) e se sarà giusta tornerò a ribadirlo! Purtroppo però non potrò spiegare la cosa in quanto dovrò passare l’aspirapolvere in salotto… gh gh gh!

  10. silencesorrow ha detto:

    Sono perfettamente d’accordo con Amidee!

  11. myfunny ha detto:

    buh. segalo solo un paio di cose che nun mi sono andate giù, altrimenti si fa lunga. eccole:

    1. La donna ha un utero e per natura è predisposta ad accudire la famiglia.

    perchè bistrattare tanto il termine “natura”? se vogliamo metterla sul biologico, la donna ha un utero e quindi è capace di partorire. ma da qui ad essere predisposta ad accudirli ce ne passa. tutte le società nelle quali l’allevamento e la cura dei bambini veniva affidata agli uomini (ai padri in molte società matriarcali, a particolari istituzioni maschili nell’antica grecia) erano “innaturali”? boh.

    2. Se da una parte è giusto che le donne abbiano pari opportunità nel mondo del lavoro, è una cosa assolutamente e puramente naturale che questa cosa non sia compatibile per loro con l’avere una famiglia.

    e ridaje, con quel “naturale”. vabe’, sorvolo sul termine e provo ad analizzare il contenuto: ma senti, e se lavorassero entrambi ed entrambi si occupassero dei figli quale sarebbe il problema? o se, invece, fosse il padre ad avere un lavoretto part-time, mentre la madre lavora a tempo pieno? siamo sicuri che sarebbe una tragedia? a me non pare. insomma, in una famiglia ci sono un padre ed una madre. essi devono prendersi cura dei figli. entrambi, eh, lo dicono anche i preti quando sposano qualcuno. quindi? buh.

  12. axelmanhattan ha detto:

    http://axelmanhattan.wordpress.com/2007/01/09/supercalifragilissimo-12beta/
    prima di tutto ti passo il link alla mia recenzione cinematografica così ti fai passare un po’ di fegato marcio…
    Ma a parte questo
    Mi fa piacere vedere che la tua misoginia e quella sensazione di superiorità e sprezzo per quello che non conosci ancora bene sono ancora al comando della baracca… mi sarei stupito del contrario :) (non cercare di interpretare non è né un insulto né un complimento: è solamente un dato di fatto)

    Per tua conoscenza ti metto al corrente di un paio di cose:

    a) quello che fa Groening parlando del comunismo è satira inversa (più semplicemente si può dire che è una battuta al contrario, ma non stiamo a sindacare, perché ognuno ha diritto a pensare la politica a suo modo)

    b) cercare di capire il pensiero metafisico di Luca è qualcosa al di là dello “gnos” umano, è come cercare di contare i granelli di sabbia che sono passati in un imbuto… :)

    c) è faticosissimo leggere i vostri messaggi (ma questo è un problema mio)

    d) sto leggendo ora quello che ha scritto salva e concordo sotto molti aspetti.
    Però sull’ultima parte c’è da fare una precisazione quote di parlamentari giovani e meridionali ce ne sono già…
    (e nel caso dei giovani fin troppe visto come affrontano la situazione politica i giovani in questo periodo, nel caso dei meridionali non dico niente perchè almeno sono sicuro che non daranno mai man forte a dei cretini come Bossi o Calderoli) quote disabili mi sembra un’ottima idea, per quanto riguarda le quote gay credo che la situazione sia molto controversa: il fatto di essere omosessuale non è una vera limitazione all’entrata al governo, quantomeno non lo è più di essere una pornostar (in teoria, anche se in realtà…)
    E ancora più importante, a proposito della prima cosa:
    non credo che la carriera e gli impegni possano essere considerati in se una soddisfazione o qualcosa che fa stare meglio nella vita, anzi sono spesso fonte di stress e di tensioni familiari e personali.

    Alla fine questi sono i sintomi di una società che non è più a misura d’uomo ma a misura di macchina e l’uomo si adatta, ma che ci vogliamo fare.

    Per concludere, direi che un po’ più di rispetto per le donne non credo che farebbe male a nessuno.

    AF
    vi ricordo il linkozzo!
    http://axelmanhattan.wordpress.com/2007/01/09/supercalifragilissimo-12beta/

  13. Costo ha detto:

    sei fuori

  14. Amidee ha detto:

    @ Myfunny: tutte le famiglie (non poche, te lo posso assicurare: quelle di metà dei miei compagni di classe di medie elementari) che ho visto in cui la madre ha tentato di fare un lavoro piuttosto impegnativo, non sono state gestite bene.

    Io stesso che ho una madre stupenda che ha sempre badato a me e mio fratello, mi rendo conto che con le tempistiche che il lavoro ha cominciato a chiederle con l’avanzare degli anni, è stata fortunata che non crescessi su con qualche problema tipo mancanza di studio, per non dire peggio.

    Non dubito che pur di starmi vicino non avrebbe esitato a mollare il lavoro alle quattro invece che alle sei o alle sette. Però questo vuol dire appunto che stare dietro ad un figlio è incompatibile con la carriera.
    Sono venuto su indipendente e questa è stata la fortuna di entrambi.
    Però quando aveva casini non poteva certo tornare dal lavoro con il laboratorio mezzo sfasciato per fare le versioni con me, tornando magari alle 18 con io che avevo già studiato un’ora\un’ora e mezza, che non connetto più.

    In fondo, come ha detto Axel, c’è altro oltre alla carriera, io non posso vedere certe situazioni in cui una madre quasi odia i suoi due figli, li vede quasi come vedrebbe due brufoli, perché le hanno in un certo modo tarpato la vita lavorativa.

    E non lo dico tanto per fare una generalizzazione, ma lasciare da accudire il figlio ad un padre di famiglia… viene un cesso xD

  15. CricetoBianco ha detto:

    Sei sicuro? Ecco, forse “psicologia” sarebbe un qualcosa da tenere in considerazione come indirizzo di studio futuro. E qui mi riconnetto a un post su ciò che potresti fare da grande.
    Fatto sta che se continuerai ad avere questa visione della donna anni ’50,non so quanto sarai felice in futuro. Credo che si andrebbe avanti per ipotesi visto che nessuno di noi ha una famiglia sua, anzi. Di sicuro, come donna, posso dirti che è meglio non continuare questo discorso in quanto non andresti a parare da molte parti e consiglio vivamente la visione di un telefilm sul secondo canale, che trovo personalmente molto divertente, in cui si parla di Casalinghe…

  16. Amidee ha detto:

    Evidentemente si è persa una cosa ben chiara che ho scritto nel post iniziale.
    Lo ribadisco.

    “Questo non vuol dire che l’uomo di casa deve tornare alle 22, picchiare la moglie, maltrattare i figli, per poi cazzeggiare per casa, arrabbiarsi se la cena non è pronta e ruttare liberamente con la birra in mano davanti alla partita. Divisione dei compiti anche in casa. Non credo che ci sia molto da discutere anche qui.”

    Per cui non ho detto mute zitte sgobbate servite solo per cagare i figli. Sto dicendo che in una divisione dei compiti, vedo più sensato l’uomo al lavoro maggiore e la donna più attenta ad accudire i figli.
    E tutto il resto di divide, come è giusto. Ma in una maniera funzionale e razionale, in modo tale che le cose funzionino alla maniera migliore. E credo che chiunque sia d’accordo con me che in fondo è meglio se buona parte della formazione dei figli sia meglio darla in pasto alla donna di casa: gli uomini, come diceva la famosa catena e-mail “si ricordano a malapena che c’è un essere basso che gira per casa”!

    Così come io sarei ben disposto a cucinare ogni sacrosanto pasto, visto che mi viene bene, in cambio di qualche altra cosa che magari farei peggio.
    Non mi pare una cosa impossibile…

  17. janie ha detto:

    mi fa piacere che tu dica con tanto orgoglio che gli uomini “si ricordano a malapena che c’è un essere basso che gira per casa”. Non so se ti rendi conto che dare per scontato questa cosa è grottesco. E’ molto più grave che ci siano uomini che non si accorgano di avere dei figli piuttosto che ci siano delle donne che vogliono lavorare. E a chi vi consigliava di studiare psicologia, magari ci metterei anche filosofia, per evitare di usare categorie culturali come il termine “natura” assolutamente come vi pare a voi. Povere le vostre fidanzate, comunque…

  18. […] Marzo 1st, 2007 at 11:47 pm (Post) 299 post fatti (su 365 che sarebbero dovuti essere, non è male) 967 commenti più di 23300 visite (sono quasi 2000 visite al mese) 712 tentativi di spam nei commenti bloccati 252 visite nel giorno di record 63 e passa visite di media giornaliere. Il post più letto è stato questo. […]

  19. […] dopo un anno e mezzo mi ritrovo a leggere un mio post e cercare di capire il messaggio che cercavo di […]

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