Anedottica scolastica primaria e minima

Dai, lo so. Chiunque di voi ha paccate di aneddoti sulla scuola.

Cazzate avvenute, scherzi, strafalcioni detti dai professori. Ne avete quasi per farci un libro.
Qualunque studente nei suoi primi 13 anni della sua carriera scolastica accumula una quantità di cose da dire, di fatti successi, di aneddoti da far spaccare dal ridere chi li ascolta.

Ora la chiamo, in un impeto di scientificità, anedottica scolastica primaria, da distinguersi da quella secondaria che è propria degli anni dell’Università, totalmente differente per modalità, avvenimenti e qualità.

È anche quella anedottica che ogni persona dovrebbe avere come minimo, in segno di un percorso scolastico comunque passato nel divertimento, non dico per forza nell’allegria e ilarità continua, ma come minimo in un ambiente rilassato.

Indi è anedottica scolastica primaria e minima.

Indovina indovinello…
Perché mi è venuto in mente di scrivere ciò?

Vabbé, poi sembra che mi la(sa)gno e basta. E questo non è un diario.
Comunque, siate sempre fieri dei vostri aneddoti scolastici, per quanto vi possano sembrare stupidi, sono piccoli pezzi di esperienza di vita che io ogni tanto mi accorgo di non avere in quantità apprezzabili e, come si sa, ti accorgi dell’importanza di una cosa solo quando non cel’hai più.

 Caggese, riguardo ad una immagine raffigurante la citodieresi, urla, udibilissimo:

“MA SEMBRA UN CULO!” 

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Le ricerche assurde di Google di oggi sono…

marco ha il cervello? (spero di sì, NdAmid, che si chiama Marco)
musica giapponese dell’uomo tigre
seghe tra amici (spero vogliano tagliare della legna ._. )
giochi di merda online (quelli belli li avevano finiti?)
frasi x chi mi ha fatto del male però o (°°)
FRASI PER IL MORALE