Morte?

Oggi è stata una giornata piuttosto particolare. In realtà, era da qualche giorno che era cominciata una serie di eventi sempre più infausti, che ha raggiunto il culmine stamane (e spero che con gli eventi di oggi sia finita).

Avete presente che ieri avevo scritto che la gatta vomitava? Ecco. Diciamo che è andata moolto, moooolto vicino a lasciarci le penne.
Tanto che stamattina l’abbiamo dovuta portare di urgenza ad una clinica, dove poi questo pomeriggio l’hanno operata di urgenza (e mannaggia all’operazione d’urgenza di domenica, MILLE E PASSA € – quanto sei disposto a spendere per la vita di una bestia?)  perché ogni secondo in più di ritardo sarebbe potuto essere fatale.

Ho passato una mattinata di merda. E un pomeriggio di merda. Diciamo che se non fosse stato che domani ho un compito proprio FONDAMENTALE non sarei mai riuscito ad aprire i libri e fare il pomeriggio a studiare.

Nonostante fosse un gatto, nonostante fosse sempre un animale e per quanto io cerchi di essere più distaccato possibile dalle cose, per evitare che ciò che possiedo mi possieda…

È stato veramente angosciante. E mi sono reso conto che la cosa che mi ha portato a starci così male è stata la fatalità, la velocità con cui tale evento si è presentato. È stato in questo frangente che ho capito alcune cose che non avevo ancora ben afferrato anche in circostanze ancora più infauste.

Io non ho paura della morte. Lei è il minimo dei problemi.
Ho paura che la morte non mi lasci il tempo di finire ciò che è in sospeso, da una parte o dall’altra. Sarebbe estremamente fastidioso.

Purtroppo è un argomento veramente di merda questo. È triste e deprimente. Però non potendo evitarla, sì è sempre e comunque costretti a pensarci prima o poi.

Ach, che giornata del cazzo. Per fortuna stasera mi sono divertito a D&D.