In un ritardo

O meglio, in un ritardatario.

Non è per nulla difficile arrivare in orario. Calcolare le tempistiche non è cosa sovraumana.
Eppure c’è chi arriva costantemente in ritardo.

C’è sempre il classico compagno di classe che pur abitando a 2 metri da scuola arriva sempre dopo il suono della campana.
O qualcuno che arriva sempre dopo gli appuntamenti fissati.

Una persona che sistematicamente arriva in ritardo ha qualcosa di più che una semplice non disposizione a calcolare bene i tempi, ma secondo me rivela molto di più.
Voglio dire, certo che ci sono motivazioni  sensate per un ritardo sistematico, se uno ha gli autobus che partono per forza ad un certo orario arriverà sempre alla stessa ora, in genere l’unica alternativa è anticipare di *troppo* l’orario.

Ma il ritardo rivela una certa qual noncuranza del tempo altrui e una sorta di egoismo, nel caso di appuntamenti, o trascuratezza e poca affidabilità, nel caso di un orario da rispettare solamente dal singolo interessato.

Infatti mio fratello parte sempre in ritardo quando deve andare agli allenamenti, maledetto lui <_< non affidategli un €cent.

4 thoughts on “In un ritardo

  1. darionescu ha detto:

    Sabato scorso sono arrivato al luogo di ritrovo con i miei amici a Milano con mezz’ora di anticipo.. ho il sospetto che la stessa cosa esista al contrario :D

  2. Falco ha detto:

    Diciamo che chi arriva in ritardo non sa cosa siano gli orologi o comunque se ne fotte del tempo.
    Chi è puntuale invece come minimo porta sempre un orologio appresso, ce l’ha sincronizzato con quello di francoforte o con quello della scuola, e poi tiene d’occhio molto spesso l’orario, ritenendo fondamentale l’orario nella giornata e i singoli minuti.
    Io sono un tipo puntuale o in leggero anticipo, ma a volte mi piace provare l’ebbrezza di arrivare in ritardo e faccio apposta ad arrivare dopo :D
    Oppure è perche capitano imprevisti che si arriva in ritardo (questo mi capita, devo dire): ma non è il caso di naldo -_-

  3. darionescu ha detto:

    l’ha detto.

    Comunque io ho un problema di ansia: avendo paura degli imprevisti inevitabilmente arrivo in anticipo. Per fortuna ho imparato a aspettare; il luogo è stato la fermata della 73 sia di San Felice che di Viale Corsica… Attese di un numero n maggiore (o tutt’al più uguale) a un quarto d’ora :D

  4. Falco ha detto:

    La nostra vita la passiamo perlopiù aspettando qualcosa. :asd:
    Ma è anche giusto: non si puo mica fare semrpe qualcosa.

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