Se tutto fosse…

… stato appena creato? Pochi hanno visto Dark City, un bellissimo film del ’98 che anticipava sotto molti aspetti il capolavoro Wachowskiano di Matrix. È un film molto interessante, che onestamente mi ha impressionato molto di più di quanto riuscì a fare il suo “fratello” dell’anno successivo.
La trama è molto simile: c’è una città comandata da degli alieni con poteri molto particolari. Questi possono fermare il tempo e hanno una tecnologia particolare con cui riescono a impiantare finti ricordi negli abitanti di questa città, donando ogni giorno ad ognuno di essi una nuova vita, con diverso passato e con diversa personalità.
Uno degli abitanti si accorge che c’è qualcosa che non va e finisce per sfuggire al controllo degli alieni e deve combattere contro il tragico fatto che in realtà tutti i suoi ricordi e tutto ciò che pensava fosse stata la sua vita fino a quel momento era in realtà tutto finto.
Tutto ciò mi ha colpito molto ma molto di più di quanto fosse riuscito a fare Matrix. In fondo, nella realtà virtuale creata dall’intelligenza artificiale, il ciclo di nascita – vita – morte era perfettamente rispettato, uno vive la sua vita, irreale ma vera, vissuta.

In fondo è possibile che tutto sia stato creato un micronesimo di secondo fa e i ricordi ci siano stati semplicemente impiantati.

Lo so, è una teoria molto banale, neanche troppo degna di grande attenzione.
Ma è come trovarsi su un treno in corsa, senza sapere dove si sta andando, senza sapere cosa si ha fatto prima e senza sapere perché si è sopra: è una sensazione poco bella.

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Le ricerche francamente imbarazzanti di Google che hanno portato qualche persona dalla dubbia moralità sul mio blog oggi sono…

“proverbi milanesi su Luglio”
“come vivere la vita allegramente”
“Quando trattare male un uomo”
(un giorno pubblicherò la lista completa delle migliaia di ricerche che ho raccolto negli ultimi mesi… c’è da restare schifati, sappiate che filtro ogni giorno una quantità di roba veramente inquietante)