E 100

Ok, ok. E CENTO POST!!!

… Wow O.o

In realtà ogni tanto ho fatto "post non post" per cui sono un filo di meno, ma comunque questo è il 100° post segnato! :D
Blog fonte di soddisfazioni personali, risate e complimenti P:
Ogni tanto mi chiedo perché si festeggia ai numeri tondi… perché non festeggiare al 102° post? O festeggiare che so l'esadecennale?  Mah O.o

Blog interessante il mio per molti… ma ho alcune fonti di divertimento da questo sito veramente interessanti. La migliore?
Ogni blog che si rispetti tiene traccia delle ricerche fatte da Google che hanno portato ad esso. Voi non lo sapete, ma la gente cerca delle cose ASSURDE. Ed è ancora più assurdo che queste ricerche portino DA ME!

Eccovi una lista.

  • Trattare male una persona
  • Come far diventare i capelli lisci
  • Non guardare negli occhi
  • Ragazze che limonano
  • L'evoluzione della donna
  • Persone che limonano
  • I due di picche
  • Esempio di dispetti da fare alla ragazza
  • Farlo con ragazza grassa (O.o)
  • pimpa ( :D )
  • Paperino
  • Newton esaurimento nervoso
  • come scrivere il soggettone
  • far fare ad una donna cio' che vuoi
  • capelli lisci, li voglio ricci

Ho esperienze di altri blog, tipo quello dei Mukkarasta… Loro hanno ricerche che spaziano da Maria de Filippi a Benedetto XVI passando anche per FOTO IMBARAZZANTI IN PUBBLICO…

Vabbhé… che cazzo cerca la gente in rete :D

Comunque per il 100° post ho tolto il link al post delle scuse sostituendolo con il blog della Silvia, spero che non me ne abbiate a male :D
Beh… EVVIVA! I prossimi auguri ai 500 :D

Fobie

Fobie, paure.

Analizzare il termine fobia ci porta ad una diversa visione delle paure.

Faccio un esempio. Xenofobia. La paura del diverso. Questo è il termine con cui vengono classificati i razzisti. Secondo la concezione comune però, i razzisti non hanno una vera e propria paura dell'extracomunitario. Ne hanno schifo, ribrezzo ma non è che ne hanno PAURA. O sì?

Bisogna vedere cos'è la paura. La paura… La paura si può considerare una reazione istintiva che porta un uomo a evitare un pericolo. La fobia allora è una paura immotivata?
Non è sempre vero.
Si può parlare di paura immotivata per la Xenofobia ma non sempre tiene questa generalizzazione.
Ora, pigliamo qualche esempio.
Nictofobia. Paura del buio. Immotivata? Non direi, nel buio puoi farti male, non vedi il mondo attorno e in spazi aperti potresti perderti\incontrare bestie non esattamente amichevoli.
Aracnofobia. Paura dei ragni. Si ragiona, i ragni non sono quasi mai velenosi. Ma sono brutti come il culo, veloci, agili e se sono velenosi sono parecchio pericolosi. Non è poi così immotivata.
Claustrofobia. Paura degli spazi chiusi. Hai voglia, lo spazio chiuso è una potenziale trappola mortale. Basta che le uscite siano bloccate e potenzialmente sei fregato. Un ascensore poi non ne parliamo.

Ora, non è sempre vero quindi che la fobia è la paura immotivata. Può essere parzialmente immotivata ma ha sempre le sue ragioni.
Io ho una buona nictofobia (non impazzisco ma mi dà VERAMENTE TANTO fastidio stare al buio da solo, anche stando razionale il più possibile ho sempre una certa ansia) per esempio. Cel'ho solamente quando sono da solo, comunque.

E una fobia che mi è spuntata di recente, che ho scoperto avere in comune con una amica, è una cinofobia (paura dei cani) non troppo pesante ma comunque abbastanza grave da mettermi seriamente in tensione quando ne sento uno abbaiare P:

Almeno non ero il solo l'altra sera alla festa a non apprezzare moltissimo il cane che vagava sciolto °_°;

Ognuno ha le sue paure, più o meno immotivate… non bisognerebbe farne né una colpa né ragione di scherno. Per cui io sono anche per il non incazzarsi troppo con i sopracitati Xenofobi :D

Discutere con gli amici

Discutere con gli amici mi porta sempre un'angoscia mostruosa.
Tu SAI che qualunque sia il discorso alla fine non cambierà un cazzo nel rapporto, ma ogni volta che c'è una discussione difficile, con pareri e opinioni diametralmente opposte pare che tu ti stia giocando tutto con una discussione magari anche su una minchiata :D

Non so, magari sono solo io…

Ma discutere gli amici, sebbe ne sia una cosa necessaria ogni tanto e che non è male… Mi mette quasi paura °_° 

Una festa è bella

… quando sei l'ultimo ad andare via, dice il saggio :D

Quando ci si trova, passato il casino, in un gruppetto a parlare del più e del meno, anche con persone che non si sono mai viste… Splendido.
Sono di quelle occasioni di socializzazione particolare. Quelle rare occasioni.
Notte fonda, rimasugli di cibo in giro… magari qualcuno ancora con il bicchiere in mano (:

Come sensazione lo paragono a quei momenti in cui si sta da soli con i propri pensieri.
Non solo a fine festa, magari dopo una serata di cazzeggio con gli amici quando si sta a parlare prima di salutarsi…
Bello. Proprio una delle cose che mi piacciono (:
… Yep, sono appena tornato da una festa e sono stato praticamente l'ultimo ad andare via :D  ^_^

Gli strani inganni della percezione temporale

L’argomento che tratto oggi è molto vicino a quello toccato ieri, ma ci tenevo a spendere due parole su questo argomento.

La percezione temporale, la nostra visione dello scorrere del tempo, è una di quelle cose che mi ha sempre affascinato. Mi affascina perché muta sempre, non sta mai fissa.
Ed è una cosa che influenza molti aspetti della vita!
Andando sul banale, a scuola le ore di Latino sembrano non passare più, mentre quelle di Disegno sono veloci veloci. È provato scientificamente che i nostri sensi dilatano il tempo nelle situazioni di noia! Credo che il percorso dell’evoluzione che ci ha portato a tale distorsione consideri il fatto che le situazioni di noia sono quelle senza pericoli di predatori… quindi è meglio che durino il più possibile P:

Ma andiamo più sul filosofico.
Una lucciola (l’insetto, non la bottana… Maiali -.-; ) dura un giorno solo. O almeno così ci insegna il cartone Una Tomba per le Lucciole (di cui consiglio vivamente la visione).
Eppure le basta. Un giorno di vita, ma possiamo pensare che nella sua percezione questo giorno duri come una vita nostra.
Un giorno per noi è insignificante, un’ora può risultare lunga e noiosa. Per loro un’ora è un’eternità, e la devono vivere meglio che possono.

Pensa che per te uno stesso periodo di tempo può essere durato il doppio di quello che è stato per il tuo prossimo…

 *post interrotto* (per problemi tecnici oggi non la presenza di spirito di continuare a scrivere. Sorry for the inconvenience)

Impazienza

perché qualcosa finisca o comunque che accada.

Splendida. Quante volte si dice "non vedo l'ora che…"
Impazienza perché finisca la scuola, che arrivi l'estate (che, accidenti, come arriva… finisce P: )
Impazienza per finire un lavoro noioso, magari ripetitivo. Arrivi a poco dalla fine e non stai più nella pelle, VUOI finire, VUOI arrivare in fondo ancora più in fretta più vai avanti.
Impazienza perché quella finale della squadra di calcio che tifi arrivi…
… Impazienza perché quella partita FINISCA finché la tua squadra è in vantaggio…
… Impazienza perché alzino la coppa :D
Impazienza perché l'influenza che ti sta massacrando passi…
Impazienza perché arrivi il momento che puoi rivedere la persona che ami…

E diamine, certo che non ci accontentiamo mai!

E non impariamo mai che più in fretta passano le cose, più in fretta bruciamo tutto…
E per l'attimo di felicità che siamo riusciti ad ottenere ne abbiamo avuti 2000 in cui bruciavamo per l'impazienza.

E peggio ancora… lo stolto animo umano crea una tale aspettativa con l'impazienza che rimane deluso da quello che poi ha.
E non solo per le cazzate, ma anche per cose molto importanti.

Ad esempio uno crede che una ragazza sia perfetta, ci fa su mille pensieri e mille sogni… Poi magari riesce a mettercisi insieme… Ma per qualche motivo la ragazza non è come credeva e allora rimane deluso e la lascia. Magari lei è davvero una persona splendida, ma l'hype (concedetemi l'inglesata ma è davvero un termine che calza a pennello) che si è creata attorno a questa ragazza ha finito per sminuire anche i suoi lati migliori.
L'impazienza fa bene, sprona l'uomo a saper resistere, a migliorare la sua pazienza; ma come tutte le cose, portata all'eccesso… fa male. (:

Teoria del Caos

Io credo nella teoria del caos.

Non faccio a meno di pensare che ogni cosa che faccio potrà cambiare l'intero corso della mia vita e di conseguenza quella di tutto il resto del mondo.
Ma ogni stronzata.
Ogni post sul forum, ogni muscolo mosso, ogni ciglio sbattuto cambierà in un modo o nell'altro il mio futuro.

Se io adesso trattengo uno starnuto invece di lasciarlo andare, è possibile che cambi il risultato dei mondiali? Possibile!  Improbabile ma possibile.

Perché potrebbe partire una catena di eventi, coincidenze su coincidenze che arrivano fino in Germania a cambiare l'umore dei giocatori.
Pensando così mi pare di dover dosare ogni azione che faccio…   

Tifo

"Beh Marco, avrai ben da ammetterlo: il tifo fa male! È una brutta malattia il tifo! Tante persone ne sono morte!"

A parte la battuta fine ma veramente orrenda, Rauzi dispensò ancora una perla di saggezza. Facile questa, ma come dice lui le cose non le dice nessuno :D

Bene, sono partiti i mondiali anche per quest'Italia che con il calcio ha troppo a che fare.
E ancora una volta il tifo mondiale colpisce.
Nel bene, nel male.

A me piace tifare per l'Italia (e, perché no, gridare FORZA ITALIA :D) in quanto un po' di spirito patriottico serve ogni tanto P:
Ma non ho mai capito come il semplice avere simpatia per una squadra possa degenerare in certi atteggiamenti, come un gioco possa diventare un culto.

Non ho mai concepito tutto ciò.
Homer Simpson diceva: "Ognuno ha bisogno di credere in qualcosa, io credo che mi farò un'altra birra."

Il tifo è un culto, insomma.
E a pensarci bene, dal momento che ogni culto ha i suoi estremisti nel bene e nel male, anche il calcio non si esime dall'averne anch'esso.

Ma ciò non toglie che come fede è molto fragile P:

Ascoltare gli altri

Ascoltare gli altri è una di quelle polifunzionali attività che tanto fanno bene all'uomo.

Uno dei maggiori benefici che si ha nell'ascoltare gli altri è potersi formare una solida base per una autocritica di alto livello. Mi spiego meglio.
Per anni io sono stato criticato per la mia permalosità e per il fatto che non accettavo i miei errori in nessuna maniera. Insomma avevo poca autocritica. La cosa si è praticamente risolta quando a dirmelo è stato il mio migliore amico e allora buffamente ho cominciato ad essere autocritico quando per la prima volta ho fatto un'esame di coscienza.
Ricursivo, ma estremamente funzionale.
I difetti sopracitati ancora me li porto, ma l'aver ascoltato il mio miglior amico è stato fondamentale per portarli a livelli accettabili per una socializzazione come minimo DECENTE.

E questo è uno dei maggiori risultati che si possono avere con l'ascoltare gli altri.
Ma non è il solo.

Avere punti di vista esterni è più che utile nell'evitarsi problemi ed avere migliore visione del mondo che ci circonda. Dove sta il problema? Che bisogna dare un peso alle opinioni altrui.
"A billion flies can't be wrong – eat shit!" (un miliardo di mosche non può aver torto – mangia merda!) dice il motto. Esempio che calza perfettamente con quello che dico.
Di fatto, lo stare attenti alle critiche consta "solamente" nel considerare l'oggettività di esse e il loro grado di competenza.
"Tom Cruise è bravo perché mi piace" non è un commento utile perché soggettivo.,
"Britney Spears è brava perché la sua musica è la più tecnica del mondo" è DECISAMENTE fuori dalla logica.

Detto ciò aprire le orecchie e ascoltare P: 

Cos’è Dio?

"Dio alla fine lo puoi identificare in tutto ciò che ne vuoi sempre di più. C'è chi lo può identificare negli alcolici, altri lo identificano nell'amore. Ma è sempre lì che gira Dio"

Devo dire, Don Assenza ha guadagnato moltissimi punti durante un discorso che ho fatto con lui oggi. Pensavo non fosse un granché, invece si è rivelato un grande uomo.
La questione divina è una delle più interessanti di tutte quelle prese in considerazione dalle discipline filosofiche, anche se troppo spesso è stata affrontata in maniera monotona e noiosa.

Ho dato varie definizioni di Dio durante la mia vita. Questa che ha dato Don Assenza è stata una che rispecchiava gran parte di quelle che ho dato io nel corso degli anni.

Dio si può definire per rispecchiare i canoni personali. Ormai sono giunto alla conclusione che il miglior Dio è il Dio che si cerca dentro di sè. Se poi dentro di sè si trova un Dio che ha già un culto, meglio così.
Per cercare Dio si va nel profondo dell'anima. E' lì che risiedono le nostre verità.

E questa è la definizione #1 di Dio per me. Spero ne seguiranno altre.