—Vacanza per malattia—

Oggi niente post, purtroppo ho la mente imbastita da una fastidiosa influenza che mi ha causato crampi per tutta la scorsa notte e per tutta la giornata, riducendomi ad una poltiglia con febbre.

Che odio queste situazioni, quando hai la pressione così bassa che appena ti alzi ti viene il mal di testa e crolli

e questo ormai con una temperatura estiva è massacrante *_*      

Siamo ciò che ricordiamo

Ok, ora mi metto in gioco.

Il tema è stato affrontato in maniera indiretta da racconti in cui il protagonista perde la memoria e si rifà la vita. Ma solo nei testi filosofici è stato trattato direttamente.

Ora, immaginate di perdere la memoria. Non sapete nulla di ciò che avete fatto nella vostra vita, non ricordate nulla dei vostri parenti, dei vostri amici.
Ecco, a quel punto siete ancora voi?
Forse come istinto di base si rimane uguali, come comportamento di base.

A questo punto, la reincarnazione?

Se si tornasse in un altro corpo senza i ricordi, miticamente parlando passando per il Lete, che senso avrebbe la vita successiva?
Non ci si ricorda nulla della vita prima… allora siamo davvero morti e la nostra successiva vita per noi è la prima.
Allora non ha senso credere nella vita eterna del nostro pensiero, dato che non siamo più noi in una eventuale reincarnazione.

Merda. 

Gli odori che ti risvegliano

Capita ogni tanto che ci siano degli odori che risvegliano la mente.
Ricordano qualcosa, lontano del tempo, spesso indefinito.
Toccano nell'anima, come a dire "Hey, guarda che qui c'è un bel ricordo legato a questo profumo! Svegliati!"

Troppo spesso non si riescono ad associare a qualcosa e questi odori come arrivano scappano via… e fortunato chi si è ricordato dove l'ha già sentito.
Piccoli pezzi di vita passata che ci toccano come a ricordarci di ciò che abbiamo vissuto.

Amo questi momenti.

Guardare negli occhi

Torno sull'argomento occhi.

I comportamenti inconsci dell'uomo sono lo specchio dello stato psicofisico di una persona. Fin qui, nessuna grande scoperta.

Il divertente è giocare con questi comportamenti :D
Uno dei giochi più divertenti è parlare una persona fissandola negli occhi. Crea reazioni sconcertanti :D
Generalmente io non sono persona che discorre guardando l'interlocutore in faccia: a parte il fatto che di media sono una spanna e mezza più alto del mio interlocutore (sì, essere alti 1.90 ha anche dei difetti, pochi ma li ha :D), non amo stare a guardare le persone in volto, non so dove mettere gli occhi.
In genere sto a guardare l'ambiente che mi circonda, sempre all'erta (: (Salva domenica se ne sarà accorto, mentre discorrevamo passeggiando domenica per Milano l'avrò guardato sì e no 3 volte in faccia… mi spiace, purtroppo sono fatto così ^_^ ma ti assicuro che ero presentissimo)
Ma tornando al discorso principale, nonostante io non sia persona che fissi le persone, mi diverto moltissimo ogni tanto a mettere a disagio l'interlocutore puntandolo negli occhi.

La reazione generale è di sconcerto, quasi soggezione. E la gente non sa dove mettere gli occhi: non potendo vedere il viso di quello con cui sta parlando senza sentirsi violata e fissata, si incomincia a guardare altrove, imbarazzati.
In realtà ognuno ha il suo modo di reagire, ad esempio il mio prof di Filosofia quando lo fisso negli occhi risponde e sta al gioco finché io non cedo… Maledetto Rauzi :D

Io comunque consiglio a tutti di fare ogni tanto questo giochetto, vi assicuro che è uno svago carino e in generale un modo per speziare le conversazioni noiose P:
Ocio però che è il metodo perfetto per farsi considerare delle pessime persone con cui parlare :D

Gli impegni si accavallano sempre

È matematico. Per quanto ti ci impegnerai, avrai periodi di nullafacenza e pieni di impegni.

Le cadenze, gli appuntamenti, le cose da fare tendono ad accumularsi tutti in specifici periodi del mese  o dell'anno.
Qualunque universitario lo sa: gli esami finiscono per essere TUTTI contemporaneamente e diventa impossibile studiare per tutti contemporaneamente.
Questo vale per tutte le cose possibili, tutte le "cose da fare".

Il perché di questa cosa io non riesco nemmeno a concepirlo.

Bisognerebbe vedere le teorie dell'elasticità generale, le stesse che si usano per spiegare gli ingorghi del traffico o i ritardi degli autobus… Forse in questo modo si riesce a trovare una spiegazione logica a questa dannazione che perseguita l'uomo moderno.

Ci sono periodi in cui ci si spacca di noia perché non si ha nulla da fare e periodi in cui si è sempre fuori casa. Periodi in cui il lavoro è praticamente nullo ed altri in cui tutti ti chiedono tutto.

Legge di Murphy? 

Nella finestra dall’esterno

È una cosa che mi piace moltissimo: vedere il poco che si può vedere in un edificio da una finestra dall'esterno. Si vede una minuscola porzione di arredamento, la tappezzeria, se va bene chi ci abita dentro.

Mi piace. Non è farsi i cazzi altrui, è solo dare una sbirciata di una realtà di vita differente.

Magari vedi mobili antichi, un arredamento più vecchio stile e allora l'appartamento è probabilmente di un anziano… un appartamento più luminoso è invece stato fatto di recente probabilmente.

E' una cosa che mi piace moltissimo (: 

Paperopoli e Topolinia

Immagino che chiunque abbia letto nella sua vita qualche volta Topolino.

Ora, io mi questiono spesso su una cosa: ma che cazzo di legislazione e idea di giustizia hanno a Paperopoli e a Topolinia? Che valori e che idee si passano ai bimbi?

Parliamone.

  • Paperino calpesta un castello di sabbia fatto da un bimbo per errore. Arriva il papà grosso come una casa e Paperino PAGA. PAGA?!?! UN CASTELLO DI SABBIA?!
  • Paperino e il suo vicino di casa litigano e si fanno i dispetti. Il SINDACO decide che vanno divisi e messi negli estremi della città. MA CHE SENSO HA?!
  • Topolino va in auto, per sbaglio piglia una pozzanghera e infraccica il taglio di capelli costato 5mila $ di una tizia. Topolino è costretto a risarcire. Ma…?
  • Paperino incontra un cane che gli rompe le palle e gli sta appresso. Il cane fa casino, arriva un vigile e pensa che il cane sia di Paperino e gli fa rimborsare i danni del cane. Ora ditemi che ciò non è malato.
  • Paperone può costruire un deposito ORRENDO senza che gli venga detto nulla, dell'impatto ambientale e visivo non se ne fotte nessuno.
  • I Bassotti cercano di irrompere nel deposito, fanno casino e distruggono tutti. Vengono arrestati e alla storia dopo sono già a rompere ancora. E poi dicono dei reati di Berlusconi che vanno in prescrizione. Tra l'altro ricordo che in America teoricamente 3° rapina a mano armata è pena di morte.

Potrei andare avanti per ore…
Nessuno si è mai posto la domanda su quanto sia assurdo tutto ciò? O.o     

Sincerità, arma a doppio taglio.

Mi era già balenato questo argomento più volte, ma la difficoltà di spiegazione mi ha sempre fermato dal farlo.

Parto da un semplice esempio con cui tutti gli uomini hanno avuto a che fare almeno una volta.
Una ragazza ti chiede: "mi trovi grassa?"
La risposta per chi non lo sapesse deve essere IMMEDIATA, FREDDA, SENZA ALCUN DUBBIO: "NO!!!!"

Ora tralasciando la fissazione delle ragazze dell'essere sempre grasse… l'esempio sopra citato è il portatore massimo di una verità che mi assilla: È estremamente difficile sapere se la sincerità è sincera.

E' facile saperlo solo quando è una sincerità così fuori dal comune che spicca ed è PER FORZA VERA.

Nell'esempio sopra riportato, sapere che uno è sincero è possibile solo quando dirà "sì, ti trovo grassa". Perché o uno è estremamente stupido, oppure non si sognerà mai di dire ad una ragazza che è grassa. Allora lo pensa davvero, e lo schiaffo di realtà arriverà di certo a segno perché nessuna ragazza si sente mai dire che è grassa da qualsiasi persona civile.

E allora la sincerità in quel caso si capisce (e si paga cara, NdAmidee >_< )

Ma poniamo il fatto che davanti a noi si presenta una ragazza perfettamente magra. A meno di essere stronzi\stupidi, alla domanda "mi trovi grassa?" si risponde naturalmente "no". Ma per lei il tuo no è indistinguibile da quel "NO!" automatico che si da anche alla più grassona delle grassone.

Vabé, a parte la domanda specifica che ha una ragione precisa di esistere, la questione della sincerità è estesissima: "ti piace la mia nuova casa?" "com'è andata oggi a scuola?" e mille altre domande con risposte standard neutrali sono colpite da questa brutta bestia della doppia sincerità…

la "sincerità standard" e la "sincerità sincera" (: 

Questione Monetaria

I soldi sono una cosa di cui non mi piace parlare.
Mi hanno insegnato per bene come si tratta con i soldi. Importano ma si trattano in maniera distaccata. Si usano, ma con sensatezza.
Ed è difficile insegnare ciò…

Comunque sia non so perché ma non mi piace parlare di soldi. Non mi faccio problemi a darli, a prestarli anche se so che non torneranno mai indietro… Ma mi fa schifo parlarne.
Odio parlare del bilancio familiare (anche se purtroppo mi tocca) e di tutto ciò che ne è direttamente collegato. Non so il perché di ciò.
Eppure non la sento una mancanza. C'è chi parla sempre di soldi, di quanto guadagna e che lavoro fa per guadagnarli… Non riuscirei mai a farlo.

Boh, post inutile. 

Ho la dannazione.

Di avere la stupida impressione di non avere idee.

La dannazione mi è venuta fuori sentendo da mio fratello della grande idea che un tizio ha avuto con il sito http://www.milliondollarhomepage.com
la wikipedia vi saprà spiegare meglio cosa è cercando pixel advertising. Non è questo il centro della questione.
Comunque sia questo con un'idea si è fatto 1 milione di $ e l'approvazione della rete per l'idea geniale.

Ecco, io che cazzo di idee ho mai avuto? La risposta ovvia. Non mi faccio una colpa per questo, non sono un complessato come marton (che so che legge questo blog e che mi ucciderà per questo), ma sono una persona che rosica facilmente.

Rosico, e mi sforzo di trovare un'idea nonostante sappia che più cerco più probabilmente non troverò nulla. Il "carpe diem" è il modo perfetto per trovare le idee giuste.
Posso avere idee per milioni di parodie, ma non posso di certo considerarle "cose nuove"…

Mondo crudele, c'è troppa gente e hanno già fatto tutto gli altri ):