Mi era già balenato questo argomento più volte, ma la difficoltà di spiegazione mi ha sempre fermato dal farlo.
Parto da un semplice esempio con cui tutti gli uomini hanno avuto a che fare almeno una volta.
Una ragazza ti chiede: "mi trovi grassa?"
La risposta per chi non lo sapesse deve essere IMMEDIATA, FREDDA, SENZA ALCUN DUBBIO: "NO!!!!"
Ora tralasciando la fissazione delle ragazze dell'essere sempre grasse… l'esempio sopra citato è il portatore massimo di una verità che mi assilla: È estremamente difficile sapere se la sincerità è sincera.
E' facile saperlo solo quando è una sincerità così fuori dal comune che spicca ed è PER FORZA VERA.
Nell'esempio sopra riportato, sapere che uno è sincero è possibile solo quando dirà "sì, ti trovo grassa". Perché o uno è estremamente stupido, oppure non si sognerà mai di dire ad una ragazza che è grassa. Allora lo pensa davvero, e lo schiaffo di realtà arriverà di certo a segno perché nessuna ragazza si sente mai dire che è grassa da qualsiasi persona civile.
E allora la sincerità in quel caso si capisce (e si paga cara, NdAmidee >_< )
Ma poniamo il fatto che davanti a noi si presenta una ragazza perfettamente magra. A meno di essere stronzi\stupidi, alla domanda "mi trovi grassa?" si risponde naturalmente "no". Ma per lei il tuo no è indistinguibile da quel "NO!" automatico che si da anche alla più grassona delle grassone.
Vabé, a parte la domanda specifica che ha una ragione precisa di esistere, la questione della sincerità è estesissima: "ti piace la mia nuova casa?" "com'è andata oggi a scuola?" e mille altre domande con risposte standard neutrali sono colpite da questa brutta bestia della doppia sincerità…
la "sincerità standard" e la "sincerità sincera" (: