Costanza

No, non sto per parlare di una ragazza dal nome quantomai antiquato, ma della costanza come virtù. Virtù che ritengo alla base di tutte le altre, perché è la costanza che porta a tutto.
Costanza che ho già discusso in un suo aspetto fisico, la pratica, ma che ha altri punti di applicazione.
Ho sempre trovato la costanza una qualità necessaria all'uomo in quantità abbondanti ma non eccessive. Eccesso in costanza vuol dire diventare ripetitivi alla fine, cosa per nulla bella.
Tuttavia, avere qualcosa di costante nella vita è un ottimo punto fisso utile.
Utile perché rende felici.
Ora, la costanza può essere scrivere un blog ogni giorno o anche solo vedersi una puntata di un telefilm ogni settimana. Il solo fatto che si faccia qualcosa con costanza porta quest'attività su un piano superiore, che appaga molto lo spirito.

Però, come dice Matrix, tutto ciò che ha un inizio ha anche una fine.

Questo porta al problema che se da un lato la costanza verso qualcosa è tanto cosa bella, quando essa viene spezzata crea dolore. E non c'è peggior cosa di vedersi spezzata qualcosa che ormai era diventata cosa fissa nella vita.
Rischia di portare ad una conservazione ossessiva dello stato delle cose, questo problema.
Ad esempio ho un'amica che non si decide a mollare un ragazzo perché dopo 2 anni che ci sta assieme trova impossibile non avere più un punto fisso come lui.
Ma non lo vuole più. E cosa deve fare?
Il gioco vale la candela? 

One thought on “Costanza

  1. Dario ha detto:

    La Costanza potrebbe degenerare in abitudine, che facciamo perchè “lo abbiamo sempre fatto” ma che magari ormai non ci da più soddisfazione, anzi diventa una noia.

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