La gente mi vede fare pen spinning e dice "che coordinazione!"
La gente mi vede che faccio giocolleria e dice "che coordinazione!"
La gente vede qualcuno palleggiare bene e dice "che coordinazione!"
La gente addirittura mi vede che scrivo veloce alla tastiera e dice "che coordinazione!"
Ecco, io sono convinto che tutto ciò non è per nulla questione di coordinazione. È semplicemente questione di pratica.
Purtroppo molti non hanno la cultura della pratica. Non concepiscono il perseverare per raggiungere un obbiettivo.
La massima espressione?
"Da quest'anno, OGNI GIORNO IN PALESTRA!"
detto come proposito dell'anno nuovo.
Tempo Febbraio e l'aspirante palestratore ha già mollato.
Perché? Perché si scazza. Non riesce a sentire la fatica che fa come appagante.
Non vede i risultati. Ma non sa (e non sa perché non ha la cultura della pratica) che se si impegnasse ancora, se si sforzasse di più i risultati si vedrebbero eccome.
Per imparare a fare le cose ci vuole impegno. Per vedere i risultati, serve impegno e costanza. Per diventare bravissimi, impegno, costanza e tempo.
La media si ferma ancora prima dell'impegno.
Persone dalla scarsa volontà. Diffidare.
Saggio è l’uomo il cui piede è attraversato dal vento e propizio è il suo cammino.
[…] No, non sto per parlare di una ragazza dal nome quantomai antiquato, ma della costanza come virtù. Virtù che ritengo alla base di tutte le altre, perché è la costanza che porta a tutto. Costanza che ho già discusso in un suo aspetto fisico, la pratica, ma che ha altri punti di applicazione. Ho sempre trovato la costanza una qualità necessaria all'uomo in quantità abbondanti ma non eccessive. Eccesso in costanza vuol dire diventare ripetitivi alla fine, cosa per nulla bella. Tuttavia, avere qualcosa di costante nella vita è un ottimo punto fisso utile. Utile perché rende felici. Ora, la costanza può essere scrivere un blog ogni giorno o anche solo vedersi una puntata di un telefilm ogni settimana. Il solo fatto che si faccia qualcosa con costanza porta quest'attività su un piano superiore, che appaga molto lo spirito. […]